Cinquanta sfumature di nero – La vendetta

[Nota preliminare per eventuali giornalisti di importanti quotidiani che dovessero passare qua in cerca di ispirazione: questo è un post ironico e no, il romanzo non mi è piaciuto. Per niente.]

Fatte le solite doverose premesse, veniamo a noi.

Mi sono immolata per voi. Ho letto Cinquanta sfumature di nero – la seconda parte dell’ormai famigerata trilogia, seguito di Cinquanta sfumature di grigio – che ufficialmente esce oggi.

Yawn.

Le prime duecento pagine sono una noia mortale. Ma veramente mortale. Alla fine del primo volume avevamo lasciato i nostri due eroi in grandi ambasce. Christian Grey e Anastasia Steele si erano lasciati, ma purtroppo nel giro di quattro pagine giorni tornano insieme.
Lui la ricopre letteralmente di regali costosissimi che lei ormai accetta con una certa disinvoltura.
Si ripetono in continuazione che si amano e che “tu sei mia”, “il tuo corpo mi appartiene” e altre amenità simili.
Continuano a trombare come ricci, come è giusto che sia. Lui si è quasi dimenticato della “stanza rossa delle torture” e a lei quasi quasi dispiace un po’.
Lui è gelosissimo, possessivo, protettivo, la presenta a tutti come la sua fidanzata suscitando l’ammirazione degli uomini e l’invidia delle donne; se per caso un uomo le rivolge la parola, lui lo fulmina con lo sguardo e lo fa licenziare. È soffocante.
Lei non riesce a darsi pace del fatto di non essere (stata) l’Unica Donna della sua Vita e continua a tormentarsi sul passato di lui.
La dea interiore è diventata un’acrobata olimpionica a furia di capriole, piroette, urletti e tripli salti mortali. Quando non indossa boa di piume e diamanti e scarpe da sgualdrina (citazione letterale, giuro).
La famiglia di lui la adora (basterebbe quest’ultima frase a farvi capire che siamo in ambito fantascienza: mai avuto notizia, nel mondo reale, di suocere che adorano le nuore).
Ciliegina sulla torta, siamo finalmente riusciti a capire in che modo Grey riesca ad avere quel tenore di vita: lui guadagna centomila dollari all’ora. A. Ventisette. Anni. E senza nemmeno aver terminato l’Università (ecco, sento già il popolo dei bimbiminkia che esulta perché vede confermata la teoria che “studiare non serve a niente”).

Certo, ci sono dei problemi (altrimenti non ci sarebbe storia).
Innanzitutto Grey è fissato con il controllo e con il cibo («Hai mangiato, Anastasia? Mangia, Anastasia, mangia» è il ritornello costante).
Poi, lui non vuole essere toccato in certi punti, non si sa bene perché (un po’ si intuisce, ma a spizzichi e bocconi).
Poi, le ex di lui sono psicopatiche. Non che fosse difficile presagirlo, visto che avevano firmato un contratto a termine da Sottomesse (perché è bene tenere un occhio vigile sul sociale: la piaga del Ventunesimo Secolo è il precariato. Pure i posti da schiavo sono a tempo determinato, ormai). Ma, invece di denunciarle quando iniziano a dare seriamente di matto, Grey attiva la sua sorveglianza privata e cerca di salvare capra e cavoli.

Ecco, questo è quanto, più o meno. Tutto il resto, circa 600 pagine complessive, sono le atroci seghe contorsioni mentali dei due protagonisti. Ha detto che mi ama, ma mi amerà davvero? E mi amerà per sempre? E se tutto questo dovesse finire? E se io non fossi abbastanza per lui/lei? Tutte domande che qualunque psicotico innamorato si è posto almeno una volta nella vita. Non mi sembra che ci sia materiale sufficiente per 60 pagine, figuriamoci per 600.

Sono praticamente sparite le velleità BDSM; rimangono i “buchi neri” emotivi di Grey, che però progredisce rapidamente: per essere uno che non vuole impegnarsi, un paio di orecchini di diamanti di Cartier a pagina 146 è un discreto compromesso. (Non vi dico il resto, ma a questo punto lo starete già immaginando. Sì, è proprio quello che state pensando. Sì. Esatto.).

La delusione più grande è Mrs Robinson. Mi ero immaginata una splendida quarantenne realizzata e compos sui, invece è una bionda secca ricca nevrotica e – guess what – maniaca del controllo. Bocciata. Improponibile persino come dominatrice di minorenni. Una così non può addomesticare nemmeno il criceto.

Basta, smetto di annoiarvi. Se lo leggerete mi farete sapere. Vi dico solo che Anastasia, a pagina 259, è convinta di aver “fatto sesso estremo in tutte le maniere” con Christian. Seriously?! Adesso un normalissimo rapporto sessuale (sebbene ripetuto con la stessa frequenza dei roditori) è diventato “sesso estremo”? Ah beh. Allora io faccio sesso estremo più volte al mese, mi sa.

È evidente che Cinquanta sfumature è scritto per le donne. Nessun uomo ha aspirazioni erotiche così piatte e banali (attendo auterevoli smentite). Nessun uomo reale si dilunga in moine e smancerie. Nessun uomo, spero, si sente gratificato nel comprare a una donna regali costosissimi per poi dirle “Di te mi piace il fatto che non mi ami per i soldi”. (Ma certo. Volevo vedere quanto si innamorava Anastasia se, invece di essere un golden boy, C.G. fosse stato un runner-pizza boy o un chinese-delivery boy).

Io continuo a non capire perché. Perché una roba così noiosa, così irreale, così frustrante debba vendere così tanto. Addirittura l’edizione economica di Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey), uscita la settimana scorsa nel Regno Unito, ha stracciato il record di vendite del Codice da Vinci. Siamo davanti a un fenomeno di portata mondiale che non può essere liquidato con due battute e che suscita interrogativi. Sul modo in cui sono cambiati i rapporti tra sessi, la percezione dell’amore, i desideri dell’una e dell’altra parte. C’è un abisso tra realtà e narrativa.

La mia indagine prosegue.

Come contributo personale alla ricerca scientifica, segnalo che io non sogno un fidanzato come Christian Grey: io preferirei piuttosto essere Christian Grey (cioè: bella come C.G., ricchissima come C.G., affascinante e giovane come C.G., appassionata e sportiva come C.G.; e però intelligente come Alessandra, moi).

To be continued – non vorremo mica perderci l’entusiasmante e sorprendente finale della trilogia, vero?

Cinquanta sfumature di rosso, arrivo.

Libro estate è il tag che ho usato per consigliare i libri – rigorosamente già testati – da mettere in valigia per le vacanze. O anche da non mettere, vedete un po’ voi. Buona lettura 🙂

81 Comments

  1. Una buona recensione, brava. 🙂 L’altro giorno non ti ho detto nulla perchè non conoscevo l’argomento, ma dopo i tuoi articoli posso sbilanciarmi un attimo.
    In realtà non penso che il successo di libri come questo sia particolarmente misterioso: la risposta alla domanda “come mai vende così tanto?”, per me, può celarsi dietro ad un’altra domanda, ovvero “quanta gente è infelice / insoddisfatta?”. Molte persone, forse troppe, desiderano una vita diversa, fatta d’emozioni forti ma allo stesso tempo sicure. Vorrebbero aver fatto altro, si sentono derubati di quelle favole che ascoltavan da bambini. Tanti non sono neanche maturati a sufficienza, son rimasti fermi a quelle aspirazioni (Le Elementari Non Finiscono Mai, d’altronde). A molti – molte? – poi piacerebbe conoscere un Grey o *essere* un Grey: pieno di soldi, ma senza i problemi e le responsabilità derivanti da essi. Una vita “facile”, un successo altrettanto “facile”. Non è ciò che vediamo ogni giorno in tv? (scusa, deformazione personale)

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    1. Ciao Paolo 🙂
      Sì, immagino che tanti, tantissimi siano insoddisfatti. Anche io lo sono, nel mio piccolo. Ma proporre come soluzione – apparentemente banalissima, in realtà inaccessibile ai più – il miraggio di una ricchezza facile, è un pericoloso generatore di frustrazione.
      È ovvio che le Anastasia Steele non esistono nel mondo reale, come non esistono i Christian Grey.
      In un momento di crisi globale, idealizzare un modello impossibile, invece di realizzare piccoli obiettivi ragionevolmente ambiziosi (per usare una brutta locuzione burocratica), significa creare una potenziale generazione di frustrate.
      Penso a tutte le donne che lo leggono sognanti (agli uomini non penso proprio: trovo irreale che possano leggerlo. Sto ancora aspettando smentite), poi si guardano intorno e vedono un trivani con annesso mutuo trentennale, il compagno appena rientrato dal lavoro con abiti stazzonati e tutt’altro che profumati, un paio di marmocchi urlanti che reclamano la cena e una pila di panni da stirare. Che fanno? Mollano tutto e vanno a cercarsi un Grey? Saranno in grado di tollerare la realtà, quando viene fatto credere loro che là fuori, alla portata di chiunque, c’è una vita MOOOOLTO più facile e gratificante?

      Hai ragione, in qualche modo è lo stesso modello proposto dalla televisione, con la differenza (forse) che guardando la tv tutte ci rendiamo conto di non somigliare a Belen o a Monica Bellucci. Leggendo Cinquanta sfumature, invece, il processo di identificazione con una donna “media” sotto tutti i profili, come è Anastasia, diventa molto più semplice.
      E più pericoloso.

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      1. Bravissima a puntualizzare . Piu interessante la tua recensione Dell intera trilogia. Per dare il mio personale contributo circa il perche del successo.. Credo che oltre curiosità e passaparola tutto nasca dal portare allo scoperto ( in maniera banalissima stile 3metri sopra il cielo) un usanza sessuale tanto diffusa quanto tabù. Nel leggere, noia e torpore a parte, se all
        Inizio mi divertiva il suo essere master, verso la fine mi tediava il fatto che non si arrivasse da nessuna parte. Il fatto di portare alla merce di tutti questo modo di intendere il sesso puo essere interessante ed eccitante ( quante donne sognano d essere slave e hanno avuto in vita loro solo scopate alla vaniglia..) e, sotto certi aspetti, puo rendere accessibile a tutti queste pratiche un po’ ardite.. Il male arriva in soldoni. Tanto parli e tanto scrivi di bondage e fruste e fisting e faro di te la mia puttana.. E poi?? Ndo sta il risvolto erotico se scopano 10 volte su 11 in maniera piu che floscia veloce e insignificante? Speravo che nei prosegui lui la iniziasse ad un sesso cruento e che lei venisse introdotta in qualcosa di piu definito ed erotico di due manate sul culo. Dalla tua recensione, come temevo, ne dubito. Ultima obiezione – ma CG, chi te l ha fatto fare di sceglierti quel rospetto insignificante con cui non hai nemmeno intesa sessuale?? Inverosimile.

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  2. Nel precedente messaggio ho concluso scrivendo “deformazione personale” invece che “professionale”. Sorry. C’è Freud di mezzo, mi sa.

    La frustrazione. Sì. Bisogna tenerne conto. Molto pericolosa. C’è solo vedere se chi legge questi libri (no, aspetta, non “che legge” e basta: direi “che si appassiona”) non sia già frustrato ad un livello terminale.

    Sui modelli irreali: presumo che si rifugino in essi per fuggire da realtà come quella che hai ben descritto. Lo facciamo tutti, chi più e chi meno, coi videogames o i film o la tv… solo che a volte il mal di vivere (Sartre) è forte e le difese sono basse, e non ci si rende conto di NON poter somigliare a Belen o la Bellucci.
    Logica conseguenza: confusione/paura. Spesso è lì che alcuni vogliono portarti. Se sei infelice, compri (fossi felice, non avresti bisogno di altro).

    Spero di non aver scritto cose troppo banali. Un saluto 🙂

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    1. Assolutamente non banali. Metto anche la tua considerazione, insieme a quella di Chiara, tra le spiegazioni papabili per questo misterioso successo editoriale 🙂

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  3. Io spero che ci siano in giro tanti libri brutti così in modo che Alessandra possa leggerli e scriverci sopra il suo parere. Da un male (si fa per dire) può nascere un bene.
    Penso pure, più banalmente di Siciliano (avendo conosciuto i miei polli scolastici), che quando ci metti un bel po’ di sesso nei libri formattati per giovin sognanti siamo già un bel pezzo avanti nelle vendite.

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    1. Fabio, comunque non perdo di vista le mie vere passioni.
      Per domani è programmata un’intervista su un libro meraviglioso, di cui è impossibile dire qualcosa di male 🙂

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  4. Ultima cosa: per me “Grey” sta per “grigio”, ma nel senso di banale, ordinario. Da quel che leggo, questo personaggio sembra rappresentare AL CUBO le – grigie? – aspirazioni di quelli che leggono il libro. Piccoli sogni ingigantiti e magnificati (Vuoi soldi? Grey ha MOLTI soldi. Vuoi esser bello? Grey è MOLTO bello).
    E’ anche una questione di cultura e di novità: il non plus ultra della trasgressione, per chi non ne sa nulla, è la cravattina di seta legata ai polsi. Avessero scritto davvero cosa combinano in determinati ambienti, il libro non l’avrebbe letto nessuno. 🙂 Emozioni ‘forti’ ma comunque ‘sicure’, di plastica, da cuocere al microonde.

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    1. Grey è grigio, Steel(e) è acciaio. Credo che su questo gioco riponessero molte speranze.
      Se la James avesse scritto quello che davvero succede nella realtà, sarebbe stato tutt’altro che rassicurante, temo.
      E a proposito di microonde: Grey sa persino usare il microonde 🙂 Un vero uomo di casa :))

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  5. Nell’annunciarti che qualche illuminata professionista del settore carta straccia stavolta non si concentrerà sulla tua apertura ma andrà al succo del discorso (“faccio sesso estremo più volte al mese”); ti ringrazio immensamente per la tua valorosa indagine. Deve essere buffo – dopo tutti gli sbudellamenti, i morti ammazzati e le menti criminali – scoprire che ci vuole stomaco per leggere ben altro! Ciao, Ale!

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    1. Chiara, mi aspetto questo e altro 🙂
      Prima di postare la recensione ho avvisato a casa: “Mamma, papà, non vi preoccupate, non è vero niente!”.
      Però tu, da professionista del settore editoriale, come spieghi questo exploit debordante? È costruito a tavolino? Era “nell’aria”, che una cosa del genere dovesse accadere? Risponde alle esigenze del mercato? Sono i lettori, che chiedono questo?

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      1. Io credo confermi una banalità: la curiosità è una brutta bestia. E il sesso tira, comunque e sempre. Soprattutto se a scrivere di sesso è una donna. E se poi questa donna non è una fotomodella diciottenne ma una paciosa signora mamma di due figlie, si conquista in fretta le simpatie del pubblico femminile. In America poi l’autrice incarni alla perfezione il sogno, con la sua storia di “Signora nessuno” che si autoproduce e diventata regina delle classifiche. Da noi arriva in pompa magna, portata in palmo di mano da un gruppo editoriale che sa far bene il suo lavoro. Sa creare un evento. E nel piattume generale, qualcosa di cui sparlare fa sempre comodo. Perché, se ci pensi, un romanzo come questo offre milioni di argomenti di conversazione. Più che un romanzo da leggere è un romanzo di cui parlare. Sbaragliando così la concorrenza. Altra cosa è capire se e a chi è piaciuto. Voglio dire, fino a poco tempo fa uno dei libri più venduti al mondo (Il nome della rosa) era anche quello meno letto (senza contare la Bibbia). Il best seller è un’arma da rivolgere contro i non lettori, che sono quelli più sensibili al grande battage pubblicitario. Voglio dire, i dati di lettura cambiano in assenza o presenza di un best seller in quel dato anno (Stieg Larsson per esempio con la sua trilogia ha fatto la differenza in passato ha inciso e non poco sui dati, Istat docet). I lettori forti sono letto abbastanza scafati da schivare certi successoni, ma da noi sono una briciola nell’oceano. Tutti gli altri si fanno tentare.

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      2. “Qualcosa di cui parlare”. Mi piace questa chiave di lettura. Qualcosa di cui parlare anche solo per prenderne nettamente le distanze.
        Un po’ come quando io guardo gli Europei 🙂
        La inserisco tra le spiegazioni molto plausibili 🙂

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      3. E a proposito di chiacchiere #50Sfumature in diretta dalla presentazione da Milano… c’è parecchio di cui parlare (e pure un po’ da ridere).

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  6. I libri cazzoni suscitano un sacco di commenti. Pure certi pezzi legger-goliardetti. Vedi, per esempio, due miei “Fancala!” e “Elogio della tomba” che hanno avuto più riscontro (alla grande) di altri scritti con il cuore in mano.
    C’è una gran voglia di sorridere e sognare.

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  7. Le premesse c’erano tutte: una che passa dalla cotta romantica al pompino con l’ingoio nel giro di 150 pagine è capace di qualsiasi cosa

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    1. Pompino da 10, vorrei sottolineare 🙂
      Ma anche lui: uno che passa da un contratto di dominazione con tutti i crismi a… tutt’altro tipo di contratto 😉 nel giro di 5 settimane, non ci sta proprio tutto-tutto con la testa, eh 🙂

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      1. Ah, visto che ci siamo: se volete avere un’idea di cosa sia il sesso estremo reale, e per di più ben scritto, vi invito a leggere il blog di Stella, qua sopra. Altro che 50 sfumature.
        (Ti ho letta ieri sera, eri citata da Inachis).

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  8. Qua sopra dove?
    Certo che fra trombate e pompini mi sembra di essere ritornato al bar del mio paese… 🙂

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  9. Sinceramente dopo un po’ mi sono annoiato, mentre da giovincello ormoncello che leggeva “Lady Chatterley” proprio per questo sarebbe andato benissimo.

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  10. Cercavo recensioni in giro per internet e sono arrivata qui…..
    …..sono una voce fuori dal coro (di chi lo liquida velocemente).
    Ma, oltre al sesso in tutte le salse (mi aspetto vivamente che almeno nel terzo libro uno dei due protagonisti si becchi una cistite o una qualsiasi minima infiammazione…non si possono mantenere questi ritmi e restare indenni!!!)…cmq torniamo a noi…dicevo oltre al sesso, credo che del buono ci sia. Gli aspetti psicologici dei due protagonisti, l’approccio a qualcosa di sconosciuto (per entrambi), la paura di riconoscere i propri limiti (non solo sessuali), la forza di affrontarli. Anche io credo che non sia un libro da classificare come best seller, ma lo diventerà anche in italia, è la regola del mercato, più pubblicizzi più vendi. Tra l’esca della fanfic di Twilight gettata alle ragazzine, e quella gettata alla donna/mamme di mezza età, deve vendere per forza.
    I paragoni con dei colossi come “il nome della rosa” non servono, mettiamola così…sono due categorie agli antipodi, chi legge e ama uno non può leggere e amare anche l’altro.
    Per concludere, se vi interessa, secondo me gli spunti (psicologici) per creare dei libri migliori c’erano…ma la scrittrice li ha persi tra il letto, la doccia, il pianoforte, l’ascensore e un Ipod (chi ha letto sa a cosa mi riferisco). Aspettando il terzo gli do la sufficienza.

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    1. Ciao Coco, benvenuta 🙂
      Io non do ai primi due volumi nemmeno la sufficienza; li immagino invece come le Pringles, tossiche e senza alcun principio nutritivo sano, ma impossibili da abbandonare 😀

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    2. ripeto, sarò ignorante, ma la penso come te. Mi scuso con tutti quelli che non sono d’accordo. Sinceramente penso altre cose e credo che tanti non sono sinceri nei loro commenti…
      Possibile che NESSUNO, ha provato una punta di eccitazione leggendo questo libro???? Io sono sincera, e dico di SI. L’ho condivo con mio marito ed è andata a finire come doveva finire….. Questo non vuol dire che non sia soddisfatti del nostro rapporto!!!! ANZI, e ho scoperto le palline d’argento.

      DONNE PROVATELEEEEEEEEE!!!!!!!!!

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  11. Do ragione a tutti, perchè ognuno di noi ha ragione a suo modo. A quanto pare dai vari blog che ho letto, pare che io sia l’unica persona che oltre alla facciata iniziale del sesso, potere e tutto quello che trapela subito, vedo le anime, e sono quelle che mi hanno rapito. Adoro le parti dove si mandano le email e scherzano tra loro, e mi piace l’uomo d’acciaio che si innamora e si infrange difronte a questo sentimento… perchè nella realtà esistono uomini così duri, che una volta conosciuta la sua anima gemella, crollano. spero di essermi spiegata, e di aver fatto arrivare il mio mess.
    Ps come una cretina non vedo l’ora che esca il terzo…..

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  12. Troppi commenti, troppe critiche e troppe parole giusto per dire la propria.
    La verità forse è una, questo libro è stato presentato e pubblicizzato per bene, alla fine ha vinto la curiosità del lettore ( tra i tanti anche il sottoscritto) che dopo il primo leggerà il secondo , e infine il terzo.
    Cosa c’è di buono in questa trilogia? Che la lettura scorre veloce e leggera, senza attanagliare ed imprigionare la mente in inutili disquisizioni filosofico/letterarie che alla fine non portano da nessuna parte! Ci si sorprende dei record di vendita in tutto il mondo, io non sono affatto sorpreso, personalmente ho letto e visto (libro+film) di peggio, tanto per citarne due “La solitudine dei numeri primi” e ” L’eleganza del riccio”. Il primo semplicemente “inconsistente e noioso”, il secondo (e quì mi faccio tanti nemici) la più grande presa per il culo in campo editoriale, trecento pagine circa dove l’autrice mette in risalto la sua preparazione letteraria, e le sue idee politiche ( ma chi se ne fotte) le restanti cinquanta pagine, e forse anche meno in cui racconta due storielle parallele in cui poi ci dovrebbe essere un risvolto melodrammatico! Considerato dai più un bestseller internazionale,tradotto in 31 lingue e multipremiato , per me semplicemente uno “schiacciacervelli”!! Quando si parla di libertà, si associa a quella di parola e di pensiero, io aggiungo “la libertà di scelte”, lasciate che ognuno scelga a proprio piacimento cosa leggere, e ne tragga le sue conclusioni, l’importante è continuare a leggere, e leggere ancora.

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  13. Ale, hai capito ora a cosa deve l’enorme successo questo libro?
    Io sì: ai nemici.
    Molti nemici molto onore, recitava la tristemente nota massima del ventennio. Funziona anche in letteratura, e così un pidocchio con tanti nemici diventa un gigante.

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    1. Anche, ma non solo. I messaggi precedenti al tuo sono l’inequivocabile testimonianza del fatto che a qualcuno sono REALMENTE piaciuti 🙂
      Il mistero rimane insoluto, anche se posso ragionevolmente ipotizzare almeno 3 motivi plausibili:
      1. qualcosa di cui parlare. Ne parlano tutti, come la partita di calcio o il festival di Sanremo.
      2. insoddisfazione –> bisogno di evasione su una nuvoletta rosa.
      3. scrittura oggettivamente semplice-semplice, che consente la lettura anche in assenza di concentrazione.
      4. (anche se su questa personalmente non concordo) spunti sessuali di qualche genere per rivitalizzare il rapporto di coppia.
      5. varie ed eventuali 🙂

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      1. sinceramente io non sono insoddisfatta, ma se vi piace pensarlo, prego fate pure….. io penso che sia il contrario!!!
        c’è molto da approfondire, ho parlato con la mazzotta, è quando gli ho posto il mio punto di vista (ciò la psiche di lui) ha aperto altre porte al significato dell libro…. cmq dite pure quello che volete, sarò insoddisfatta…. di cosa però???? ah si, vorrei avere più soldi!!!! eeheheheh

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      2. Mary: “insoddisfazione” in senso lato. Più mi guardo intorno e più mi sembra che in pochi abbiano motivi per essere non dico felici, ma almeno sereni.
        Se poi tu vuoi andare a parare sempre “lì”, fai pure 😉
        Ma io lo intendevo in altro senso.

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      3. ho capito male allora…. cmq ciò che hai detto è vero, c’è molta insoddisfazione, perchè abbiamo troppo e vogliamo sempre di più, una volta era tutto più bello. per tagliare corto, ogni libro più essere importante o meno, basta che a chi lo legge piaccia, e che soprattutto si legga e tanto….. a me è piaciuto, ma non per questo sono insoddisfatta, auguro cmq a tutti di cercare di avere il meglio, sudandoselo naturalmente.

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      4. Sì, ci sono anche le altre ragioni che tu hai elencato, ma queste avrebbero prodotto solo un buon successo. Resto fermamente convinto (e proprio i commenti precedenti al mio me ne hanno fornito la prova) che gli attacchi hanno prodotto il miracolo di questa popolarità ormai planetaria.

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  14. Sto scrivendo “Cinquanta sfumature di giallo canarino”, praticamente la storia di un giovanotto superdodato con un pisello di cinque chili che trasporta in carrozzina. Sono arrivato a cento trombate in dieci giorni e già arrivano prenotazioni a tonnellate… 🙂

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  15. La storia, purtroppo, si complica. Albertone Pisellone ha steso inavvertitamente il batacchio fuori dalla terrazza e si è beccato una cinquantina di pompini dai passanti (di vario sesso) per cui ora è disteso su due lettighe (una per lui e una per l’altro) per essere trasportato all’ospedale… 🙂

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  16. Hai fatto bene a fermarmi. Queste erano le stronzate che ci raccontavamo da ragazzotti al mio paese e che si ampliavano a dismisura aggiungendo, ora l’uno ora l’altro, altri rami sul tronco principale.E giù a ridere fino a notte. Altro non c’era.

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  17. Quì siamo scesi proprio nel pecoreccio più trito, manco al porto di Livorno! Domani vado a confessarmi per avervi letto 😉

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  18. Ciao Alessandra…sei la numero uno!!! La tua recensione é fantastica…sono volata via dal ridere nel leggerla!! Non posso che condividere che piuttosto di avere come fidanzato Christian Grey preferirei essere lui!! E ovviamente se fosse stato un pizza boy credo che Anastasia l’avesse liquidato con un ‘ma chi ti caga?!’
    Ho finito di leggere il primo libro ieri..in questi giorni andró a comprare il seguito…sono stupita anch’io del successo stratosferico di questa trilogia…é una lettura estiva che ci puó stare ma niente di piú!

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  19. Ciao Alessandra, bella la tua recensione, divertente e soprattutto utile, mi fai risparmiare l’acquisto del secondo libro e mi lasci il tempo per leggere qualcosa di meglio. Io ti dico perchè ho comprato il primo: non avrei comprato un romanzo erotico così sfacciatamente di basso livello appositamente in libreria ma avendolo visto sul bancone vicino alla cassa di una cartoleria-libreria mentre pagavo i pennarelli del mio bambino ha reso la cosa così facile che ho deciso di togliermi la curiosità, se ne parla tanto e voglio restare aggiornata. Ecco, penso sia la distribuzione capillare e il fatto che lo leggono tutte a sdoganarlo. Ciao

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      1. Sai, forse questo libro piace anche perchè è una specie di banale riscossa al femminile di Histoire d’O e la protagonista riesce in qualche modo a restare integra.

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      2. Non solo rimane integra, ma snatura completamente le premesse iniziali, che si diluiscono in una banalissima – e quanto mai irreale – storiella d’amore tra due ragazzi stra-fortunati 🙂

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  20. Non ho letto il nero, ma ho finito ieri il grigio… BLEAH.
    Questo libro sta al sadomaso come Twilight sta ai vampiri.
    Un paio di scene di sesso sono anche carine, ma la maggior parte sono ripetitive e BANALI.
    Mi ha dato l’impressione di essere una versione dell’Histoire d’O per bimbeminkia.
    Poi questo Gray ha un dungeon mega attrezzato, ma evidentemente non ne fa buon uso. Passa tutto il tempo a scrivere contratti demenziali.
    Deve anche essere un mago. Appena la tocca Anastasia viene. Anche se la tocca per sbaglio sul gomito mentre sono in fila per il cinema.
    L’ha fatta venire pure quando l’ha deflorata, cosa mai successa a nessuna donna nella storia del mondo. Un’invasione aliena sarebbe stata meno fantascientifica…
    A quanto pare questo libro ha spopolato tra le donne di mezz’eta’, e questo mi rattrista. Fosse stato un successo tra le ragazzine ci sarei pure passata sopra, come ho fatto con Twilight, ma il fatto che delle donne adulte impazziscano per quest’accozzaglia di banalita’ mascherata per romanzo erotico mi fa capire perche’ il mondo stia andando a scatafascio.
    E intanto il povero De Sade si rivolta nella tomba…

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  21. sono felice di aver letto la tua opinione. perche ho cominciato saltando per fortuna il primo – e nn credo che leggero il terzo questo libro e devo dire la verità: mi staannoiando da morire.. tant’è chenn credo che lo finirò… ho pensato esattamento tutto quelloche hai scritto qui sopra… tutto.. e anch’io mi chiedo ma chiè che si va a comprare per 3 volte di seguito questa insulsa storia che la casa editrice – a forza di marketing vorrebbefar passare per la nuova saga dell’anno…una brutta copia della “Storia di O'” o di “Emanuele” romanzi erotici per eccellenzascriti 30 anni fa… Mah sono alla pagina 255 e devo dire che nel cuore mio aspetto con ansia l’apparizione di Leila con la pistola per far fuori unodei due protagonisti ma ahime so gia che nn succedera visto che esiste gia un terzo libro… Penso che mi fermerò a pagina 255…15 euro buttati..

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    1. Dio ti ringrazio che nel pianeta terra non siamo tutti uguali….
      C’è ancora qualcuno che si emoziona anche con delle stupidaggini…. e che vede oltre a quello che il libro da a vedere, cioè il sesso…. Sarà che io sono gelosa e possessiva e quindi vedo il lato strano di Christian… o forse sarò una pazza mediocre che non capisce niente…. Sarà

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      1. Il libro dà a vedere sesso?! Ma magari! Dove? Io di sesso ne ho visto proprio pochino… Sesso “eccitante”, dico, e non banalissime scopate coniugali (delle quali, credo, siamo tutte e tutti esperti, superati i vent’anni). E più si va avanti, peggio è!
        Cosa ha di emozionante? 🙂

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      2. ripeto che io vedo il lato psicologico di lui, ma forse lo vedo solo io, a me è piaciuto e non eccitato, ho letto anche il terzo, e il finale sarà scontato, ma bello. lei è riuscita a far aprire il cuore di un uomo disturbato, e ciò è molto bello. Cmq non importa, ho letto tantissimi commenti negati, ma nessuno di questi mi ha fatto cambiare idea. lo adoro e sto iniziando a rileggero per la seconda volta, e non vedo l’ora di vedere come i registi lo trasformeranno in un film

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      3. È pura finzione, Mariella.
        Nella realtà le donne che stanno con uomini “disturbati” finiscono sui giornali NON come protagoniste del matrimonio del secolo, ma come vittime di stupri, violenze e omicidi.
        Io non ti conosco, ma se per caso sei capitata in una situazione di questo tipo, con un uomo “disturbato”, scappa. Non c’è lieto fine, nella vita reale. Capito?
        Stai attenta, per favore.

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      4. non sto con un uomo disturbato, ma credo nella guarigione, perchè lavoro in quel ambito, e tante persone hanno trovato la felicità nell’amore, i disturbi sono vari e non tutti finiscono in dramma, è normale che ci si va con più calma con queste persone, e cmq nel libro lui non ne violento ne cattivo è solo iperprottettivo. se si è letto tutti i libri, si vede benissimo che anche nei momenti sado, lui usa precauzioni come le safeword, e cmq appena ana dice basta lui smette preoccupato della sua salute. Gli uomini disturbati e violenti, non reagiscono così, almeno non subito, ma dopo giorni o dopo che la sua lei lo molla, e loro tornano supplichevoli. quindi…….. grazie del tuo consiglio, ma io di fronte alle diffioltà delle persone non scappo mai, almeno che non sia violenza, li non ci provo neanche.

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  22. a me è piaciuto molto… ho finito i due libri in 20 giorni…
    adoro quando si mandano le email…. scherzano e sop sono colpita dalladolescenza di Cristian….
    adesso sto per terminare il rosso e comunicherò….
    una nota negativa è che spesso è ripetitivo….

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  23. DALLE STELLE ALLE STALLE….

    Ho letto il primo (comprato in un auto-grill)….non comprerò assolutamente il secondo ed il terzo – anche se probabilmente le leggerò velocemente su internet) ma c’ è un ma…..le prime 250 pagine le ho letteralmente mangiate….E’ PURA IPOCRISIA SPARARE A ZERO SU UN LIBRO CHE STA COINVOLGENDO MILIONI DI DONNE…parlarne bene o male è superfluo…fatto sta che sta diventando un caso; essendo letteratura per adulti (e non libri per piccoli/e stimatori di maghi e vampirotti) bisogna placare il cervello sulle motivazioni e fermarsi a riflettere un pò di più sul lato “fisico” del libro. La penna della scrittrice è elementare, non sa scrivere punto. La trama è ripetitiva fino alla morte. MA…per la prima volta ho coinvolto nella lettura anche la mia amica a sud… anche lei era partecipe della lettura sotto l’ ombrellone. Anche lei si è deliziata sull’ elaborazione mentale della figura del’ amico Grey…sui sui occhi, sui suoi addominali e perchè no, sulla sua stanza delle torture…ben venga ogni tanto qualche lettura più spinta….leggere con il corpo (a scapito di altri fattori) qualche volta è NECESSARIO…e può piacere o meno, il risultato è evidente: a noi donne ci piace ecitarci, ci fa sentire bene. . La chiave del successo del libro è tutta li….

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    1. E chi lo nega? Ma se le motivazioni sono queste (leggere qualcosa di spinto, eccitarsi) in giro c’è decisamente di meglio.
      Per esempio io sto leggendo (in inglese) un romanzo che è decisamente più erotico, perché ha una trama, perché i personaggi hanno uno spessore, perché descrive situazioni reali e non fantasie da soap-opera. E perché le scene di sesso non hanno come protagonisti un’adolescente vergine e un miliardario frigido.
      Il successo di E.L. James è decisamente immeritato e presumibilmente pilotato da un buon marketing.
      Tutto qua 🙂

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  24. ciao a tutti,io credo che il successo di questo libro sia davvero il passaparola tra le donne, dato che molte donne questa estate hanno letto questo libro ciò suscita curiosità in altre donne che di consequenza lo comprano,, per me personalmente è stato così e no lo ho comprato perchè sono frustrata o perchè vorrei avere una vita come i protagonisti, sapevo a malapena di cosa parlava…poi il primo libro personalmente lo ho trovato bello,interessante e coinvolgente..e dato che finisce che loro si lasciano quindi con una situazione sospesa ciò induce a comprare 50 sfumature di nero per vedere cosa accade tra i due..per quest’ultimo concordo sul fatto che è troppo ripetitivo..

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  25. Bhe, concordo in pieno. sono una di quelle che ha letto 50 sfumature di Grigio con avidità assurda solo per sapere quanto oltre si sarebbero spinti. Qualcuno nei commenti diceva” la curiosità è una brutta bestia” Già. lo è proprio.
    la tua recensione è drammaticamente( per il mio portafoglio privo di 30€) vera. Il primo libro ( preso rigorosamente in biblioteca) mi ha stregato il secondo… ANNOIATO! l’unica parte interessante è il thriller inscenato dalla presenza della ex disperata per il resto calma piatta…. encefalogramma piatto! Ora cercherò, mio malgrado, di finire il secondo sperando che il terzo non sia solo uno scambio di effusioni troppo smielose ( anzi vanigliose) perchè sinceramente non pensavo di trovarmi davanti ad un Harmony.

    Buona giornata.

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