Ammetto di aver avuto un attimo di scoramento quando ho scoperto che sei anni e mezzo (dicasi sei anni e mezzo, mica bruscolini) di vita sono stati cancellati – in pieno agosto, senza preavviso e senza back up – irrimediabilmente, e che se ora cercate una vecchia intervista siete reindirizzati alle inutilissime pagine di un illustre sconosciuto (per il quale non provo invidia: essere obbligati a scrivere quotidianamente, anche in agosto, comporta che il livello non sia sempre eccellente).
Ma insomma, io sono sempre qua e a poco a poco cercherò di recuperare ciò che altri hanno inopinatamente dismesso. Perché alla fatica intellettuale (mia e degli altri) si deve sacrosanto rispetto. E perché i concetti di buona fede e correttezza, seppur scomparsi dal vocabolario genetico di certa gente, sono tuttora menzionati nel codice civile.
Nel frattempo ho letto moltissimo e ho spulciato un po’ di roba qua e là.
Dunque segnalo:
- Che il buon Victor Gischler (scrittore di romanzi e sceneggiature di fumetti) autofinanzierà il suo prossimo romanzo con un crowdfunding: a ciascun diverso importo donato corrisponderà una diversa “prestazione” dell’autore, inclusa la possibilità di diventare protagonista del sequel di Black City.
- Che l’ebook ha ormai sorpassato le vendite del cartaceo (su Amazon), con buona pace di tutti e soddisfazione collettiva (o forse no), ma che rimane il serio problema dei refusi. Da fanatica della correzione di bozze posso confermare la presenza di orrori ortografici e non, ma ammetto di avere un po’ di tolleranza perché i refusi possono essere facilmente corretti e ai lettori può essere data – gratuitamente – la possibilità di scaricare la versione riveduta e corretta. Sarebbe auspicabile che questa prassi si diffondesse… A questo proposito, si legga (in inglese) perché Andrew Zach afferma che fare un ebook è più difficile di quel che sembri.
- Che il “poliziotto elettronico” è ormai realtà. A me ricorda tanto Person of Interest…
Per le letture, invece, momentaneamente fornisco un elenco parziale; quasi sicuramente ne parlerò più in là (adesso, dopo due giorni passati attaccata al pc a saccheggiare la cache di Google, forzatamente lontana dal mare, la voglia di scrivere scarseggia).
Luciano Ligabue, Il rumore dei baci a vuoto
Sara Bilotti, Nella carne
Patrick Dennis, Zia Mame
Diego De Silva, Sono contrario alle emozioni
Anche in ebook:
Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio
Anche in ebook:
Infine, sto leggendo una roba in inglese – e di questa senz’altro renderò conto verso la fine di agosto…
Anche io farò come Gischler. Per i lettori che finanzieranno il mio prossimo libro ambientato a Siena si va da uno schiaffetto con pillotto sul naso ad una ginocchiata secca nelle palle secondo i contributi versati.
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Ma no Fabio! Dovresti mettere in palio una foto con te e Jonathan in copertina, oppure una gazzosa al bar in piazza e annesse discussioni sul senso della vita, o un invito a cena della mogliera (cucina rigorosamente domestica)… Cose così, insomma 🙂
(Eppure a me era sembrata una cosa divertente, mi sa che a voi non è piaciuta: anche Ida, su FaceBook, sembrava perplessa in merito…)
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L’ho proposta pensando ai lettori come giulivi masochisti. Se sono normali (si fa per dire) allora li invito ad una discussione letteraria al gabinetto.
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Eh, ma la contropartita? Due braciole in giardino? Una fetta di panforte e un ricciarello a Natale? 🙂
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Ma sì, Fabio, ha ragione Ale, è solo un modo un po’ originale di attirare l’attenzione, sarà poi la qualità del romanzo che andrà giudicata.
Però, Ale, perché ogni tanto mi costringi a cercare su W. i significati di certi termini anglofoni? Crowdfunding mi pareva fosse una specie di esperimento genetico avanzato applicato in campo editoriale, invece non è altro che una specie di colletta… come mi piacerebbe se in Italia fra italiani si ricominciasse a parlare italiano, magari con qualche scivolone dialettale (a memmi scappano), e invece ora ci si mettono anche quei signori (si fa per dire) del governo.
Amiamoci e forse ci ameranno.
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Hai ragione, Vito, avrei dovuto chiarire meglio… Colletta è perfetto 🙂
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🙂
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Non so ma ho la vaga impressione che noi tre siamo gli unici del blog rimasti a casa… 🙂
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Pochi ma buoni, Fabio 😉
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