La scomparsa di Patò (Le brevi di Valerio 201)

Andrea Camilleri
La scomparsa di Patò
Sellerio, 2018 (prima edizione Mondadori 2000)
Reportage giallo

Vigàta. Marzo 1890. Il ragioniere Antonio Patò, nipote del senatore Pecoraro, scompare dentro una botola posta sul palco del cortile padronale di un nobile palazzo, mentre recita la parte di Giuda in una sacra rappresentazione del Venerdì santo. Possiamo ricostruire indagini e ipotesi, insomma cosa davvero accadde, attraverso i giornali locali dell’epoca (come “L’Araldo di Montelusa”), informative al Questore, al Maresciallo dei Carabinieri e al Prefetto, scritte murali e avvisi pubblici, lettere ufficiali (di sottosegretari, astronomi, archeologi) o anonime, verbali d’interrogatorio, planimetrie, carteggi fra potenti. Raccolse il dossier, un faldone di documenti qui fedelmente riprodotti, un autore della seconda metà dell’Ottocento, omonimo del grande scrittore contemporaneo Andrea Camilleri, che goduria! Sellerio ripubblica lo spassoso romanzo di (eccelsa) fantasia, ispirato dalla frase di un romanzo di Sciascia relativa alla (proverbiale) “Scomparsa di Patò”.

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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