Frédéric Dard
Gli scellerati
Rizzoli, 2018 (originale 1959, Les Scélérats)
Traduzione di Elena Cappellini
Noir
Léopoldville, alle porte di Parigi. Primi anni Cinquanta. Louise ha 17 anni e lavora in fabbrica, nel tempo libero ama molto leggere. La madre è opprimente, il patrigno umile timido alcolizzato, spesso disoccupato. Vede nel giardino lungo la strada una coppia di spensierati americani, i Rooland, lui un 35enne rossiccio funzionario alla Nato, lei più giovane, mora, gran fumatrice. Decide di proporsi loro come domestica tuttofare, trasferendosi nella colorata villetta a due piani. Inizia una nuova vita, ben presto colma di desideri e segreti, passioni e tensioni. Inevitabilmente non durerà a lungo. Il bel romanzo, narrato in prima persona, di Frédéric Charles Antoine Dard (1921-2000), Gli scellerati, ha come incipit la definizione del Larousse: “Scellerato: colpevole o capace di crimini”. Appunto. L’autore divenne poi famosissimo per la serie poliziesca del commissario Sanantonio, qui l’atmosfera è sempre leggera ma torbidamente infantile.
(Recensione di Valerio Calzolaio)