Yasmina Khadra
Khalil
Sellerio, 2018 (orig. 2018)
Traduzione di Marina Di Leo (dal francese)
Romanzo di storia (recente)
Parigi. 13 novembre 2015. Accompagnati dall’autista a pagamento Ali, tre giovani terroristi, Lyes Driss e Khalil, hanno indosso una cintura esplosiva da azionare, i primi due tra la folla dello stadio di Saint-Denis, il terzo su un vagone della RER: servire Dio e vendicarsi. Khalil è il protagonista dell’ultimo ottimo romanzo di Yasmina Khadra (pseudonimo femminile dell’algerino francese Mohammed Moulessehoul, 1955): quando preme il detonatore, recitando un’ultima preghiera, il suo non funziona, resta vivo, non era mai stato in Francia, vuole tornare in Belgio, chiama Rayan, l’altro amico d’infanzia oltre a Driss, tutti e tre di origini marocchine, nati nel 1992 e cresciuti nei sobborghi di Bruxelles. Entriamo nella dinamica cieca e lucida del terrorismo, nella mente di chi tira le fila, di chi muore, di chi si rifiuta, di chi dubita, nelle reciproche relazioni religiose familiari affettive culturali e nel contesto dei grandi veri massacri che hanno insanguinato l’Europa.
(Recensione di Valerio Calzolaio)