Che razza di calcio (Le brevi di Valerio 238)

Lamberto Gherpelli
Che razza di calcio
Edizioni GruppoAbele, 2018
Razzismo e sport

Campi di calcio. 1863-2018. Quando il football fu inventato dagli inglesi, già gli sportivi di colore erano discriminati in gran parte del mondo, c’erano in giro molta schiavitù e razzismo. Con gli anni e i decenni l’apertura ai bravi calciatori di colore fu comunque molto selettiva, ancora quasi un secolo fa solo Uruguay e Francia ne schierarono uno in Nazionale. Per l’Italia i primi meticci (“oriundi”) schierati furono all’estero Oshadogan nel 1996 e in patria Liverani nel 2001. A vedere ora le nazionali maschili e femminili di volley o basket non si direbbe! In realtà, pure oggi è proprio nel calcio italiano che si annida maggiormente il razzismo. I cori contro i neri spesso non sono osteggiati dalle società, anche tra i giocatori talora si annidano pregiudizi. Con un ottimo documentato testo, Che razza di calcio, il giornalista Lamberto Gherpelli (Reggio Emilia, 1959) narra gli episodi di discriminazione dalle origini a oggi.

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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