Cecilia Lavopa
Noir all’improvviso
I Buoni Cugini, 2018
Tra gli addetti ai lavori Cecilia Lavopa non ha bisogno di presentazioni: è al timone di Contorni di Noir, noto blog dedicato alla letteratura di genere: noir, thriller, giallo in ogni sua sfumatura, anche sociale, e fantascienza. Ma ora, dopo anni passati a leggere e recensire i libri degli altri, ha deciso di fare un salto dall’altra parte della barricata e, mettendosi tra gli autori (sarà solo per questa volta?), ha pubblicato con I Buoni Cugini il suo Noir all’improvviso, quindici racconti nerissimi per un’antologia tutta da scoprire. La meritata e colta introduzione, di Marilù Oliva, presenta le storie, piacevolmente arricchite dalle indovinate illustrazioni di Michele Finelli. Citerò tutti e quindici i racconti ma, per non fare del vietatissimo spoiler, li elencherò sì rigorosamente uno dopo l’altro ma di ciascuno avrete solo un mini assaggino della trama.
Allora siete pronti? Via!
Numero 1: “Il Buio”: decisamente horror che rispecchia l’angoscia infantile di fronte all’oscurità, ma c’è di peggio…
Numero 2: “Arancine indigeste” dove l’accidia di un terrone goloso emigrato al nord si scontra fatalmente anche con le lungaggini della burocrazia.
Numero 3 “Casa in affitto? Soldi sprecati” che narra la triste odissea di un occupante abusivo, artatamente incastrato in un delitto.
Numero 4: “Disturbo bipolare”, in cui l’astuzia messa in atto da uno psicologo paga molto malamente.
Numero 5: “Ester”, con una solitudine femminile riempita da un cane mentre la memoria inganna la morte.
Numero 6: “Il feticista”, dove l’ossessione si sposa implacabilmente al bello e colpisce senza pietà.
Numero 7: “Il lampo”, dove si gioca serenamente con il dialetto e si uccide, come per scherzo, nel paese sardo, Fregola, che detiene il record mondiale di longevità.
Numero 8: “Irene aveva diciott’anni” in cui la trascuratezza e la prevaricazione potrebbero condurre alla ribellione in un fragile scenario familiare.
Numero 9: “Identità celata” una persona che nasconde se stessa, viaggiando in metropolitana.
Numero 10: “La miracolata” in cui anche colei che, negli anni, è sempre miracolosamente riuscita a scampare alla morte, mostra il suo tallone di Achille.
Numero 11: “La montagna fa brutti scherzi” dove un’ultima solitaria passeggiata tra la neve di Andrea darà tempo e modo a un assoluto egoismo di eliminare una indigesta rivale.
Numero 12: “La visione” con lo sconosciuto alto e ben vestito ma invisibile a tutti salvo a Chiara, la protagonista, che torna a reclamare giustizia.
Numero 13: “Occhi”, che narra dei begli occhi screziati di verde dell’ipocondriaco Michele, sempre troppo incollato al computer, che scoprirà di condividere con l’oculista, che deve operarlo, la passione per la simulazione con i giochi Warhammer.
Numero 14: “Segni di riconoscimento” indagine di polizia quasi classica, ma con la vittima ritrovata con il corpo completamente nudo ricoperto da un tatuaggio rappresentante un intrico di foglie di edera con al centro la raffigurazione di una carpa koi.
Per arrivare al Numero 15, quello conclusivo, “Viaggio a Cuba”, dove una vacanza premio promette belle donne, ma bisognerebbe aver una sana paura dei ratti…
Quindici storie plausibili come i loro protagonisti, almeno all’apparenza più o meno normali, messi in situazioni spesso comuni per tutti e di tutti i giorni: visite mediche, incubi, vacanze, litigate in famiglia. Però poi Cecilia Lavopa si leva il cappello da fata, mette quello da strega, agita la bacchetta magica, capovolge la storia, la stravolge, da un momento all’altro tutto diventa Noir all’improvviso e i suoi personaggi si trovano scaraventati in una specie di incubo o peggio. Niente di magico, badate bene, solo roba comune, a portata di mano, che potrebbe capitare a chiunque ma che rispecchia fedelmente la crudeltà o la follia umana e rappresenta solo uno spaccato crudo e netto della nostra società nel suo lato più oscuro e malefico. E dunque quindici implacabili racconti neri, quindici storie che descrivono un male che può annidarsi ovunque, dove meno te lo aspetti. Attenti! Aprite gli occhi prima che sia troppo tardi.
Cecilia Lavopa è fondatrice del blog Contorni di noir, nel quale scrive recensioni di romanzi noir, thriller e gialli e realizza interviste. Ha intervistato dal vivo Tess Gerritsen, Lee Child, Glenn Cooper, Joe R. Lansdale, Massimo Carlotto, Jonathan Coe. Ha partecipato a BookCity Milano come presentatrice di autori come Alan Altieri, Marco Malvaldi e Charlotte Link. Ha co-presentato (insieme al curatore Riccardo Sedini) Lomellina in Giallo 2012. Ha presentato al NebbiaGialla 2018 (curatore Paolo Roversi) autori nazionali e internazionali.
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