La Debicke e… Tierradentro

Giulio Massobrio
Tierradentro
Bompiani, 2018

Dopo gli incisivi “Rex” (del 2014) e “Autobus bianchi” (del 2016), Tierradentro è il terzo romanzo della trilogia ambientata nel difficile e confuso periodo del recente passato che va dal 1944 al 1948 che Giulio Massobrio, storico e scrittore specializzato nel periodo napoleonico, ha scelto di dedicare al nazionalsocialismo sopravvissuto alla Seconda guerra mondiale.
In Tierradentro, terza avventura del professore universitario Martin Davies, archeologo e agente segreto britannico, Davies abbandona le precedenti ambientazioni europee per spostarsi in una terra lontana e sconosciuta come la Colombia. È proprio quel paese, infatti, il palcoscenico e il vero protagonista di Tierradentro, una spystory ambientata nel 1948, anno in cui la Colombia si trovò nel pieno di una grave crisi interna, divisa tra il carisma caro al popolo di Gaitán, avvocato e leader liberale del movimento locale impegnato nel riscatto delle masse, e don Enrique Montoja, rappresentante del mantenimento a ogni costo di privilegi dei conservatori sostenuti dai grandi patrimoni e dei proprietari terrieri. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale molti nazisti, fuoriusciti dalla Germania dopo il conflitto e la sconfitta finale, si stavano riorganizzando militarmente in Sud America. Fatto che ha suggerito all’autore di ambientare la sua storia in Colombia, dove da decenni prosperava una numerosa e compatta comunità tedesca.
Un incipit drammatico dà il via a una storia avventurosa che proprio dalla Colombia ci rimanda all’Europa e a Londra. La guerra è finita da solo tre anni, l’Inghilterra pur vittoriosa è ancora sotto razionamento e in fase di difficile ritorno alla normalità, quando i servizi segreti britannici richiamano Martin Davies dai suoi scavi a Creta. Vogliono affidargli una missione in Sud America che contempla un duplice compito: quello ufficiale di ritrovare il professor Theodor Kant, vecchio amico e archeologo come lui, scomparso da mesi nelle foreste colombiane mentre lavorava nei pressi di San Agustìn un sito millenario di eccezionale importanza scientifica, e il secondo, molto più rischioso, cercare di scoprire cosa un rinascente partito nazista stia tramando contro l’Inghilterra. Davies, che ha passato parte del secondo conflitto mondiale e il primo dopoguerra a dare la caccia ai nazisti e non avrebbe più voglia di rischiare la pelle, medita di rifiutare l’incarico. Ma non può opporre un rifiuto all’angosciata richiesta di aiuto di sua sorella, Chris, legata sentimentalmente al professor Thedor Kant, e accetta. Atterrato a Bogotà, Martin Davies comincerà la sua ricerca in modo rigidamente formale, incontrando studiosi e politici, ma la sua copertura è fragile e finirà presto con saltare quando Davies sarà testimone del drammatico momento dell’assassinio di Gaitan, candidato del partito liberale, nel quale la maggior parte della popolazione si era identificata.
Non basta perché l’archeologo/spia si troverà coinvolto nelle violente sommosse che devastano la capitale, in quella rivolta che fu detta Bogotazo, e attaccato da chi vuole liberarsi di lui. Ma ormai non può più fermarsi. Deve andare avanti e, nonostante le innumerevoli trappole tese dai nemici e nascoste nella foresta, ritrovare Kant e portare a termine la sua missione, sia battendosi per salvare la sua vita e quella di Carmen Luz, giovane donna di cui si è innamorato, che lasciandosi incantare dagli antichi riti e magiche esoteriche realtà precolombiane.
Efficace zampata dello storico che introduce nel romanzo la comparsata di Fidel Castro, allora giovane agitatore politico, tracagnotto e un po’ presuntuoso, di Gabriel Garcia Marquez e del generale Marshall, segretario di stato degli USA, tutti a Bogotà per la conferenza panamericana.
Giulio Massobrio, nato ad Alessandria, è autore tra l’altro di Occhi chiusi (Newton Compton, 2011), L’eredità dei Santi (Bompiani, 2013), Rex (Bompiani, 2014) e Autobus bianchi (Bompiani, 2016).

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2 Comments

  1. Buongiorno.

    è appena uscito il mio nuovo romanzo: Istanbul – il viaggio sospeso (Edizioni Della Goccia) e all’uscita si è posizionato per qualche tempo al 1° posto bestseller Amazon per narrativa ebraica storica. Faccio presente che sono nata e ho lavorato a Belluno fino all”82. (INPS, Insegnante Scuole Ricci, Nievo ecc).

    Il primo, Lo stivale d’oro di Istanbul (Amazon 4,5 – 24 rec) di cui questo è una continuazione, ha avuto un paio di riconoscimenti letterari: Secondo classificato concorso letterario 2016 Associazione culturale ‘Il Picchio’ S. Giuliano Milanese – Opere edite. Terzo classificato al Concorso di Creatività Letteraria ed. 2015 di Opera Uno WordPress – Opere editeInoltre su Amazon

    Le storie di due donne si intersecano l’una con l’altra: una contemporanea e l’altra di un’ebrea di passaggio a Istanbul durante la sua fuga dalle persecuzioni razziali nel ’44. In scena anche un inaspettato Angelo Roncalli, al tempo nunzio apostolico a Istanbul, che molto si adoperò per assistere questi infelici. Interessante anche la delicata posizione del Vaticano durante la Shoà.

    Cordiali saluti
    Elsa Zambonini

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    1. È davvero una grave forma di scortesia utilizzare un post che parla di tutt’altro per promuovere la propria attività.
      Spero che lei se ne renda conto.
      Se mai avessi avuto intenzione di leggere il suo libro, adesso è certo che non lo farò.
      Una persona così invadente e maleducata non merita la mia attenzione.
      Senza alcuna cordialità,
      Alessandra

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