Tullio Pericoli
Forme del paesaggio 1970-2018
Quodlibet Macerata, 2019
Colline, sopra e sotto, fuori e dentro, da mezzo secolo. Se e quando vi capita trascorrete ore o qualche giorno ad Ascoli nelle Marche. Fino al maggio 2020 resterà aperta una splendida mostra il cui catalogo è appena uscito in un’ottima curata edizione: Tullio Pericoli, Forme del paesaggio 1970-2018. Pericoli (Colli del Tronto, 1936) è uno dei più grandi illustratori giornalistici viventi (non solo italiani) e ha sempre continuato a dedicarsi soprattutto alla pittura, con una produzione di opere di alta qualità. La mostra prende spunto dai recenti terremoti del 2016 in quell’area a cavallo fra Lazio Marche Umbria (dipinti del 2017-2018) e va progressivamente cronologicamente indietro sino all’iniziale (significativo) “Focolaio sismico” del 1971; oli su tela, acquerelli, chine e matite su carta, immagini stratificate, sezioni materiche. Nel catalogo interessanti saggi (pure nella traduzione inglese) di Silvia Ballestra, Salvatore Settis e Claudio Cerritelli (curatore della mostra).
(Recensione di Valerio Calzolaio)