Giuseppe Bommarito
Adesso riposa
Italic Pequod Ancona, 2019
Macerata. Primavera. Il quasi 50enne vice questore Diego Cardelli, bel volto, sguardo penetrante, capelli neri, alto e slanciato, sta indagando su un traffico di rifiuti industriali, anche tossici, smaltiti illegalmente da un’azienda della provincia. Poi arriva il risultato dell’autopsia legata al terribile incidente notturno del 22 febbraio dopo la notte in discoteca, un morto sul colpo, i due amici ancora in coma. Ci sono le prove tossicologiche di ectasy, eroina e ketamina oltre che di alcol. Cardelli ha angosce e rischi di padre, una figlia appena 18enne, Chiara, sveglia e in piena fase oppositoria; decide di capire di più sul crescente fiorente mercato delle droghe, torna anche in ospedale da Stefano Monterisi che ogni pomeriggio parla al figlio Marco. Gli hanno dato qualche speranza di un risveglio, ma passano i mesi, crescono disperazione e sensi di colpa. Un secondo bel romanzo per Giuseppe Bommarito (Macerata, 1951), Adesso riposa, di forte dolorosa impronta autobiografica.
(Recensione di Valerio Calzolaio)