Evan Hunter
Le strade d’oro
Ruvo del Monte, 2019
Traduzione (ottima) di Giuseppe Costigliola
Autobiografico, musicale
Da italiano ad americano. Oltre un secolo fa. Primo consiglio, valido sempre ovunque: leggete quel che vi capita di Evan Hunter (1926-2005), vale la pena (una volta se volete vi racconto la storia del suo primo capolavoro, The Blackboard Jungle, 1954). Secondo, valido qualche settimana: fatevi inviare dalla Pro Loco di Ruvo del Monte in provincia di Potenza (contatti@prolocoruvo.net) il volume autobiografico che il Comune ha coraggiosamente realizzato nell’estate 2019, promuovendo la traduzione e l’edizione italiane.
Si chiama Le strade d’oro (Streets of Gold, 1974), è dedicato al nonno italiano Giuseppantonio Coppola, narrato in prima persona in forma romanzata: il nipote cieco 48enne Dwight Ike Jameson (nome cambiato all’anagrafe nel 1955) racconta l’emigrazione di Pietro Bardoni dal paese di Fiormonte, a fine Ottocento in fuga dalla filossera che aveva colpito le vigne, per immigrare verso strade che potevano forse essere lastricate d’oro. Molto documentato il meraviglioso jazz!
(Recensione di Valerio Calzolaio)