Katharine Burdekin
La notte della svastica
Sellerio Palermo, 2020 (orig. inglese 1937, prima ed. it. Editori Riuniti 1993)
Traduzione di Alfonso Geraci
Con una nota finale di Domenico Gallo
L’inglese Katharine Penelope Cade Burdekin (1896-1963) è una scrittrice finora poco conosciuta in Italia. Pubblicò dieci romanzi per una casa editrice socialista tra il 1922 e il 1940, poi non trovò più un editore (per altri sei) e un altro libro uscì postumo nel 1989 per una casa editrice femminista, tutti esplicitamente antifascisti e contrari alla morale convenzionale.
Dopo i primi, dal 1934 scelse uno pseudonimo maschile, Murray Constantine, col quale anche La notte della svastica fu firmato, ambientato settecento anni dopo il trionfo del Nazismo in un pianeta dominato da due imperi, il tedesco e il giapponese, in piena Guerra Fredda, quando il nuovo Credo aveva deificato Hitler.
Eppure uscì prima del 1940 e della seconda guerra mondiale!
Ammoniva sul conflitto fra dittatura e verità, fra superstizione e scienza, oltre che sui nessi fra violenza e sessualità maschile, fra totalitarismo e sessismo.
Una rimarchevole meritoria riscoperta, utile la biobibliografia in fondo.
(Recensione di Valerio Calzolaio)