
Giampaolo Simi
Sarà assente l’autore
Sellerio, 2023
Ho adorato questo perfido, breve
divertissement sul nevrotico mondo dell’editoria, pur riconoscendo che qualche stoccata qua e là potesse riguardare anche me (o almeno la me di qualche anno fa).
Non c’è giorno dell’anno che non possa fornire alibi a un fatto di per sé molto semplice: la stragrande maggioranza della popolazione, messa di fronte a una scelta secca, preferirebbe accettare un invito a cena da Hannibal Lecter piuttosto che assistere alla presentazione di un libro (pag. 14)
Dai dolori del (non) giovane autore, genio incompreso e sconosciuto, ai fasti del bestsellerista di successo, Simi non risparmia feroci strali a nessun elemento della spietata catena alimentare editoriale e del crudele meccanismo che la alimenta.
A
– Ecco, ho pensato che l’unica maniera per lanciare Acque torbide
di questo Federigo Crudeli era proprio dare fuoco alle polveri con una portentosa cazzata.
– Cioè?
– Cioè definirlo il miglior giallo italiano dai tempi di Fruttero e Lucentini.
– Addirittura.
– Certo. La puttanata deve essere fragorosa… o niente. Nessuno fa l’immane fatica di digitare su una tastiera per commentare «sono parzialmente in disaccordo con te». (pag. 96)
ridevo da sola come una stupida, avendo ben presente almeno due o tre “casi editoriali” lanciati esattamente con questo stratagemma.
E niente, Giampaolo, qua ti si vuol bene anche quando tiri fuori tutta la tua caustica ironia toscana (e anche se mi costringi a riaprire il blog, dopo quasi un anno, solo perché mi scappa da scrivere quanto sei bravo).