Otto innocenti e un colpevole è un giallo classico, con soluzione complessa e arzigogolata, pubblicato per la prima volta in Italia da Polillo nella collana Bassotti dall’inconfondibile copertina rossa (che gli appassionati conoscono bene).
L’autore, J. J. Connington (pseudonimo di Alfred Walter Stewart), era uno scienziato e professore universitario che nel tempo libero si dilettava nella creazione di enigmi. Il romanzo è ambientato nella campagna inglese à la Christie, quando i ricchi vivevano di rendita e giocavano a bridge. La storia prende avvio da un biglietto della lotteria, legata a una corsa di cavalli, che viene acquistato da nove conoscenti. La somma in palio è elevata e per qualcuno dei partecipanti al Sindacato dei Nove risolverebbe molti problemi. Quando il biglietto viene estratto però le cose si complicano: la morte di uno dei Nove scatena un contenzioso legale e i giocatori rimanenti fanno un nuovo accordo in base al quale se il numero dei partecipanti dovesse dimunire la somma spettante a ciascuno di loro aumenterebbe…
E in effetti i partecipanti iniziano a diminuire in modo sospetto. Dovrà intervenire il capo della polizia per fermare la persona che sta cercando di prendere possesso della cospicua somma.
Lettura gradevolissima per gli appassionati del mystery anglosassone.
Mmh. Quindi può piacere a chi di solito legge Sherlock Holmes e Poirot, giusto? Grazie.
P.S. = ciao Alessà, spero che le cose ti vadano bene 🙂 Un saluto.
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Sì, direi (a entrambe le cose) 🙂
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