Morte di uno scrittore (Le brevi di Valerio 239)

Håkan Nesser
Morte di uno scrittore
Guanda, 2018 (orig. 1996, Rein)
Traduzione di Carmen Giorgetti Cima

A., nel Nord Europa. Un gennaio di metà anni novanta. Il grande giallista svedese Håkan Nesser (Kumla, 1950) è solito ambientare in città di fantasia. Qui è protagonista il traduttore David Moerk, che spiega la scelta di partire in aereo per A., dopo che la moglie Ewa è scomparsa in circostanze misteriose e ha avuto l’incarico di tradurre l’ultimo testo di Germund Rein, celebre apprezzato scrittore del quale nel precedente novembre è stata annunciata la morte (da cui il titolo originale e il titolo italiano). L’inedito sarà fonte di dubbi, letterari e biografici: l’autore ha vietato la pubblicazione nella propria lingua e autorizzato solo l’uscita in altra lingua. Ne seguiranno ulteriori peregrinazioni e complicati incontri, nel freddo, narrati in prima persona fino in fondo. Dopo aver terminato la traduzione di tutte le opere della principale serie del commissario Van Veeteren, l’editore Guanda sta meritevolmente completando l’edizione italiana degli altri bei romanzi di Nesser.

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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