Il talento del crimine (Le brevi di Valerio 248)

Jill Dawson
Il talento del crimine
Carbonio, 2018 (orig. 2016, The Crime Writer)
Traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini
Noir

Earl Soham, Suffolk, Inghilterra. Autunno 1964. L’americana Mary Patricia Plangman (Fort Worth Texas, 19 gennaio 1921 – Aurigeno Svizzera, 4 febbraio 1995), molto ben conosciuta come Patricia Highsmith (oltre che come Claire Morgan), è stata una delle più straordinarie scrittrici del secolo scorso, in qualche modo cofondò in teoria e in pratica il genere noir e la suspense fiction.
La docente di scrittura creativa Jill Dawson (Durham, 1962) è una delle più brave autrici inglesi contemporanee e, con Il talento del crimine, vincitore dell’East Anglian Book Award 2017, rende la misantropa eccentrica Highsmith protagonista di un ottimo meditato thriller, alludendo nel titolo a uno dei suoi romanzi più letti (e visti). Patricia ha 43 anni, sta terminando un romanzo e il manuale sul giallo, beve molto, scrive il diario e nei weekend attende l’amata Samantha, di cui disegna con maestria il volto. Poi arriva una giovane fastidiosa bella giornalista. Patricia sarà davvero capace di uccidere?

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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