Il montacarichi (Le brevi di Valerio 296)

Frédéric Dard
Il montacarichi
Rizzoli, 2019 (orig. 1961)
Traduzione di Elena Cappellini

Levallois (al confine con il XVII° parigino). Vigilia di Natale, oltre 50 anni fa. Il poco più che trentenne Albert Herbin torna a casa dopo sei anni di prigione, il piccolo appartamento dove viveva la mamma (ormai morta) è squallido, gira un poco nel suo vecchio quartiere, compra una gabbietta con un uccellino di velluto, entra in un rinomato grande ristorante (“Chiclet”). A mangiare vi sono anche Lucienne, una bimba di 3-4 anni, e Marthe, la magnifica mamma, bruna ed elegante. Gli sguardi s’incontrano, le accompagna nell’edificio dove si sale con la cabina metallica, hanno strani amori alle spalle, riescono solo loro due, vanno al cinema e la serata s’ingarbuglia molto.
Continua la riedizione dei bei primi romanzi noir di Frédéric Charles Antoine Dard (1921-2000), anche questo, Il montacarichi, narrato in prima persona. L’autore divenne poi famosissimo per la serie poliziesca del commissario Sanantonio (lo pseudonimo scelto), qui l’incubo è leggero e ingenuamente torbido.

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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