Gilberto Lonardi
Il mappamondo di Giacomo. Leopardi, l’antico, un filosofo indiano, il sublime del qualunque
Marsilio Venezia, 2019
Da Recanati (anche) verso est. Leopardi (1798-1837). Sono decenni che l’ottimo professore di Storia della letteratura italiana Gilberto Lonardi (Verona, 1937) rivolge attenzione e studio al sommo recanatese, cercandolo dalla sponda della prima modernità, per varie vie, nell’antico. Questo è il terzo volume di una trilogia e riflette in particolare sulla definizione proposta da Gioberti per Leopardi e Vico, solitari risplendenti “soli nomadi”. Lo stesso titolo ne deriva, uno sguardo orizzontale, del mappamondo più che del calendario, che privilegia la forma-spazio e consente meglio di sottolineare le influenze (spesso poco approfondite in passato) dei libri presenti in biblioteca sull’Oriente, tra Persia e India, Ahriman e Buddha. Il bel libro (pur con linguaggio troppo autoreferenziale) è suddiviso in cinque parti (da cui i sottotitoli) e undici capitoli, alcuni dedicati a singoli componimenti, l’ultimo che aiuta a capire perché il titolo “Canti” fu scelto nel 1831.
(Recensione di Valerio Calzolaio)