Nessuno rivede Itaca (Le brevi di Valerio 392)

Hans Tuzzi
Nessuno rivede Itaca
Bollati Boringheri Torino, 2020
Romanzo

Firenze. 2016. Il bel musicista Tommaso (1966) riceve una scatola di cartone con molte buste piene soprattutto di foto, vecchie cartoline cartoline e una chiavetta usb con un unico file Nessuno rivede Itaca. Si tratta del lascito del suo amico scrittore veneziano Massimo (1936-2016), amico del padre fin dalla leva, testimone e interlocutore di snodi decisivi della sua vita. Il testo autobiografico, colto e affascinante, chiarisce che siamo in tre a leggere e scrivere: “per uno scrittore, parlare di sé stesso significa non essere più quel sé stesso poiché io non riduce due a uno, ma di due fa tre”. Lontano dal noir, il saggista e consulente editoriale Adriano Bon (Milano, 1952) usa ancora lo pseudonimo Hans Tuzzi per uno splendido romanzo con due “io” narranti, Tommaso e Massimo, il secondo tramite i ricordi scritti inviati, dagli anni sessanta ai giorni nostri, mescolando cento argomenti e mille spunti con stile lindo, continue commendevoli citazioni, meditazioni letterarie.

(Recensione di Valerio Calzolaio)

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