Massimo Carlotto
La verità dell’Alligatore
Edizioni e/o Roma, 2020
Noir
Recensione di Valerio Calzolaio
Padova. Metà Novanta. L’avvocata Foscarini lo incarica di trovare un tossico ex compagno di prigione. Marco Alligatore Buratti, studente fallito, ex musicista blues, gran fumatore, spesso ubriaco di calvados e caffè forte dolcissimo, ossessionato di verità e ricordi carcerari, graziato dopo aver scontato ingiustamente sette anni per partecipazione a banda armata, investigatore chandleriano senza licenza con entrature nel mondo della malavita, vincolo (assoluto) di non uccidere mai, ci prova.
Riecco la prima di tante belle avventure, dedicata a Grazia Cherchi, “maestra e amica generosa”, esordio della splendida cruda serie noir di Massimo Carlotto (Padova, 1956), La verità dell’Alligatore (1995).
La casa editrice, che ebbe il grande merito di apprezzare e valorizzare il bravissimo autore fin dall’inizio, ripubblica ora i romanzi da cui è tratta la serie televisiva in onda su Rai 2 nell’autunno del 2020.
Sul piccolo schermo le avventure sono per ora 4 (ultima mercoledì 16 dicembre), tutte disponibili on demand su RaiPlay.