Mazen Maarouf
Barzellette per miliziani
Sellerio Palermo, 2019 (orig. 2015)
Traduzione dall’arabo di Barbara Teresi
Racconti
Recensione di Valerio Calzolaio
Beirut. Anni fa. Non è facile per un ragazzo sopravvivere sotto le bombe della guerra (che fra l’altro uccidono il gemello sordo) con difensori tanti miliziani che per le strade prendono molti a pedate e schiaffi (fra l’altro anche il padre quando va al lavoro in lavanderia). La vita quotidiana, la scuola, i regali, fame e sete, cibo e acqua, i compagni, i primi amori, desideri, sogni, tutto è dilaniato dall’assurdo.
C’è anche il modo di aiutare il padre a inventare o rielaborare storielle per prendere meno botte, lo si racconta appunto in Barzellette per miliziani del giornalista e insegnante, poeta e traduttore palestinese Mazen Maarouf (Beirut, 1978), laureato in chimica, oggi attivo fra il Libano e l’Islanda (accolto da una rete associativa per i rifugiati).
L’autore narra in prima persona, il titolo è quello del primo e più lungo racconto, cui ne seguono altri tredici brevi, con stile a tratti lirico, a tratti satirico, a tratti onirico, sempre graffiante e incalzante.