Romolo. Il primo re – Guido Anselmi e Franco Forte

Guido Anselmi
Romolo. Il primo re
Mondadori, collana Historica
A cura di Franco Forte
Recensione di Roberto Mistretta
per La Sicilia

Un progetto ambizioso. Un tributo alla storia sulle origini di Roma e sulle origini della nostra penisola. Quattordici autori per sette romanzi incentrati sui sette re di Roma, pubblicati da Mondadori nella collana Historica. Ne è curatore e ideatore Franco Forte, autentico deux ex machina dell’iniziativa, che firma tutti i volumi insieme ad altri tredici compagni d’avventura. Si comincia ovviamente con Romolo il primo re, pubblicato nel 2019 e ora rieditato per la nuova collana, e di cui è coautore Guido Anselmi.
Da febbraio vedranno la luce tutti gli altri volumi cofirmati da Franco Forte insieme agli altri autori che hanno lavorato in coppia: Numa Pompilio (Flavia Imperi/Beppe Roncari), e Tullio Ostilio (Mina Alfieri/Scilla Bonfiglioli).
Quindi tra l’estate e l’autunno del 2021 saranno pubblicati il quarto e quinto volume della serie: Anco Marzio (Luca Di Gialleonardo/Liudmila Gospodinoff) e Tarquinio Prisco (Lorenzo Fontana/Andrea Tortoreto).
Tra l’inverno 2021 e l’inizio del 2022 chiuderanno la serie Servio Tullio (Davide De Boni/Maria Cristina Grella), e Tarquinio il Superbo (Paolo Leonelli/Alain Voudì).
“Esistono pochissimi lasciti storici su questi re”, racconta Franco Forte, che è anche direttore editoriale delle collane Edicola Mondadori. “Insieme a una squadra di validissimi autori abbiamo fatto un lavoro enorme per selezionare le fonti e realizzare per la prima volta al mondo, la serie completa sui sette re di Roma. I sette re che tutti conosciamo. Abbiamo imparato a scuola i loro nomi, ma non sappiamo esattamente che cosa abbiano fatto, chi erano, qual è stato il loro contributo alla creazione della leggenda della città eterna, di quella che è stata la più grande civiltà della storia, Roma antica. Parliamo di un periodo storico di circa ottocento anni prima della nascita di Cristo, di un ambiente primordiale in cui era difficilissimo sopravvivere e arrivare al giorno dopo. E ci sono stati sette uomini, sette re, che hanno costruito quella che ancora oggi noi conosciamo come la più grande e potente civiltà su cui si basa tutta la civiltà moderna. Con gli altri autori abbiamo analizzato tutto il materiale disponibile, cercando di comprendere cosa possa avere generato certi avvenimenti poi tramandati come leggende e abbiamo dato vita a sette romanzi che costituiscono un unicum mai tentato prima.”
Ad aprire la serie, dicevamo, Romolo il primo re, che segna l’epopea della nascita di Roma nel 753 a.C. La storia scritta come un romanzo. La storia che piacerebbe apprendere ai ragazzi, perché raccontata attraverso gli occhi degli stessi protagonisti, a cominciare dalla mamma dei gemelli Romolo e Remo, Rea Silvia, bellissima vestale di Alba Longa, figlia di Numidore, re debole, il cui trono viene usurpato dal crudele fratello, Amulio.
Rea Silvia dovrebbe essere consacrata agli dei, ma fin da ragazzina è stata fatta oggetto delle turpi attenzioni dello zio, tiranno di Alba Longa. Tra tanti abusi, la vestale trova appagamento nell’amore di un giovane aitante, il vero padre di Romolo e Remo, ma per giustificare la gravidanza Rea Silvia chiama in causa la verga infuocata del dio Marte. I sacerdoti le credono, ma non certo Amulio che sa di essere sterile, e la fa rinchiudere in prigionia, organizzando come sopprimere sia lei che il bambino che porta dentro. I due gemelli riusciranno a sopravvivere in modo rocambolesco, salvati dal vero padre e verranno allattati da una donna selvatica che vive nel folto della boscaglia. La donna è detta la lupa, e sopravvive dando ristoro agli appetiti sessuali degli uomini. Tra loro, Faustolo, un pastore a capo di un villaggio, sposato ad Acca Larenzia, donna piacente ma in preda alla depressione per la perdita del loro bimbo. Saranno Faustolo ed Acca Larenzia i genitori adottivi di Romolo e Remo, gemelli tanto simili fisicamente quanto diversi caratterialmente. Li vediamo crescere tra gli altri giovani, in particolare Bleso, che li “bullizza” etichettandoli come i figli della lupa, non riconoscendoli come figli del villaggio. Infanzia e adolescenza complicata, coi caratteri dei gemelli che si forgiano in quell’ambiente ostile, fatto di ignoranza, semplicità, crudeltà. Fintanto che il vero padre si fa vivo con Faustolo e gli fornisce i mezzi necessari per mandare Romolo e Remo a Gabi, per avere un’istruzione e apprendere l’arte del combattimento. A Gabi, Erasto sarà il maestro che educherà i gemelli, mentre Avilio, maestro d’armi, li forgerà fisicamente, non risparmiando loro nessuna umiliazione nell’arena di combattimento. A Gabi faranno anche la conoscenza anche di Eulalia, e i gemelli, ormai ragazzi fatti, scopriranno le prime gioie dell’infatuazione amorosa, del sesso e della gelosia. Quindi il ritorno e poi la storia che vedrà Romolo e Remo sempre più contrapposti, sino ad affidare agli auspici degli dei chi dovrà essere il fondatore di Roma, l’uccisione di Remo, il ratto delle sabine. Faremo la conoscenza anche della bellissima Ersilia dagli occhi di smeraldo, che farà patire le pene dell’inferno a Romolo, ma sarà lei, donna di carattere forgiata dalla vita, a trovare soluzione alla prima cocente sconfitta che si configura per il suo re.
Un libro ricco di termini in uso all’epoca, di personaggi, di battaglie. Un modo diverso, divertente e istruttivo, di approcciarsi alla storia della nascita di Roma che continuerà con gli altri volumi della serie.

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