Il buio ti troverà – Daniel Cole

Daniel Cole
Il buio ti troverà
Longanesi, 2021
Traduzione di Stefania Cherchi
Recensione di Patrizia Debicke

Terzo romanzo della trilogia di Daniel Cole, dopo Ragdoll e L’uomo nell’ombra (Hangman). L’età avanza, la memoria no e, visto che è passato un po’ di tempo dalla lettura degli altri due, ho dovuto far mente locale. Mi pareva importante infatti tirare le somme di ciò che era successo prima. Diciamo che, benché Il buio ti troverà possa tranquillamente essere letto anche da solo, l’ideale sarebbe aver finito prima gli altri due.
Ma, se non l’abbiamo fatto, possiamo cavarcela bene ugualmente perché la trama, pur con alcuni rimandi al passato, ha la sua bella, compatta e solida ossatura e si fa capire lo stesso.
Cominciamo con un delitto nella stanza chiusa, da giallo classico alla Christie. L’agente di polizia in pensione Finlay Shaw viene trovato morto in una stanza chiusa a chiave dall’interno: vicino a lui la pistola con la quale si è sparato il colpo in testa che l’ha ucciso, la scientifica e gli ex colleghi sono pronti ad archiviare il caso come suicidio. C’è solo una telefonata poco chiara, manca un biglietto d’addio, la pistola non era quella di Finlay ma un’altra, sconosciuta e con la matricola abrasa, tuttavia la triste faccenda, con la moglie Maggie devastata dal dolore, sembra fin dalla partenza da archiviare senza storia. Ma l’enigmatico ex ispettore della polizia londinese William «Wolf» non crede alla tesi del suicidio. Ragion per cui pur essendo da mesi un latitante in fuga, a suo dire attivo sotto copertura per contribuire a incastrare un famigerato criminale internazionale, torna a Londra e si costituisce ufficialmente, cosa che gli consente di unirsi alle indagini sulla morte di Shaw, ma con alcuni limiti (per esempio il coprifuoco, che lo obbliga a passare ogni notte sotto chiave alla stazione di polizia locale). Perché lui, che conosceva e amava il poliziotto Finlay, non riesce a credere che si sia ucciso. Strappando alla polizia un patto di do ut des, comincia a scavare a ritroso andando a frugare nei primi giorni di servizio di Shaw. Per farlo si avvale del fattivo supporto dell’ex collega Emily Baxter, dell’ex detective, oggi investigatore privato, Alex Edmunds, insomma di tutta la sua vecchia squadra, alla quale farà da spalla il ferito (e poi nascosto, ma sorprendentemente efficiente e brillante) agente della CIA Rouche. Tornare a lavorare tutti insieme porterà un notevole scompiglio e complicherà a dismisura il nuovo corso, anche sentimentale, delle loro vite personali…
Ma il loro amico Finlay era veramente innocente? O, da giovane, era passato vicino a qualcosa di tanto terribile da doverlo nascondere fino a quando qualcuno l’avesse costretto a servirsene? Qualcosa che preferirebbero non sapere… qualcosa che qualcuno che conta farebbe di tutto, anche uccidere, pur di non far scoprire.

Una sporca faccenda in cui William Wolf, stretto nell’angolo dalle regole d’ingaggio, verrà incastrato e costretto a difendersi persino da alcuni colleghi. Una faccenda talmente sporca da mettere a rischio non solo la sua vita e la sua carriera, ma anche quella di coloro a cui tiene di più.
Mentre i primi due episodi della serie non concedevano requie, Il buio ti troverà rallenta un tantino il ritmo, pur non rinunciando a qualche indispensabile scoppiettare di fuochi di artificio, e si avvia più su più classici binari investigativi. Sistema che giova alla trama, funziona e gli regala una marcia in più.
Un applauso al costante ed effervescente umorismo di Cole che, dilagando sottilmente per la trilogia, è riuscito ad alleggerire e rendere godibili quelli che rischiavano di essere romanzi tenebrosi e crudeli (basta pensare a una scena comica, ambientata nell’appartamento di Baxter, che sembra ripresa da una commedia di Noel Coward). Imperdibile il complicato e imprevedibile rapporto tra Baxter, spinosa ma attraente, e il frustrante ma favoloso Wolf.
Una bella storia e, forse, una appropriata conclusione per la serie. Ma, sarà poi finita davvero? Perfino l’autore insinua dubbi.

Daniel Cole (@DanielColeBooks) è l’autore bestseller del Sunday Times della trilogia Ragdoll, pubblicata in oltre trenta Paesi. Un adattamento televisivo è attualmente in lavorazione e il suo quarto romanzo dovrebbe essere pubblicato verso la fine dell’estate 2021. Ha lavorato come paramedico, addetto alla protezione degli animali e bagnino. Negli ultimi cinque anni si definisce “scrittore a tempo pieno”. Vive sulla costa meridionale dell’Inghilterra e divide il suo tempo tra la spiaggia e la foresta.

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