Rumore – Bruce Weigl

Bruce Weigl
Rumore
Ventura Senigallia, 2021 (orig. 1980-2019)
Traduzione e cura di Giulio Segato
Introduzione di Raffaella Baritono
Poesie
Recensione di Valerio Calzolaio

Stati Uniti. 1965-1975. Da sempre vi sono potenze che influenzano aree lontane. Da secoli alcune condizionano con armi e commerci ecosistemi distanti dalla propria comunità, colonie, Stati indipendenti. Per l’identità e l’immaginario degli USA la relazione con il Vietnam è cruciale, in particolare dopo che Johnson decise nel 1965 di inviare unità combattenti fino al ritiro nel 1973 (e alla caduta di Saigon nel 1975). Molta letteratura americana dell’ultimo cinquantennio vi ha fatto riferimento. E tanti poeti. Bruce Weigl (Lorain, Ohio, 1949) si arruolò volontario per avere risorse per laurearsi. Rimase in Vietnam un anno, poi fu uno dei pochi reduci a iniziare una carriera poetica, intensa e poco nota da noi. Rumore, uno splendido componimento, dà il titolo a una bella raccolta, selezionata da Weigl e pensata dal giovane anglista Giulio Segato che racconta l’autore nella postfazione, mentre la premessa dell’esperta Baritono aggiorna storia e geopolitica di quella “ferita aperta”.

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