Andrea Molesini
Il rogo della Repubblica
Sellerio Palermo, 2021
Romanzo
Recensione di Valerio Calzolaio
Venezia. Anno Domini 1480. La storia e la geografia degli ebrei hanno varie tracce e percorsi. Al tempo della Serenissima cattolica e romana, dopo la scomparsa di un bimbo in un piccolo paese del trevigiano, il mite e sapiente archisinagogo Servadio e altri due ebrei vengono arrestati, imputati di infanticidio rituale (l’accusa di impastare sangue con gli alimenti è ricorrente fra i malati di antisemitismo), torturati e condannati al rogo. Un irruente avventuriero miscredente vi si oppone durante il processo, la spia e confidente Boris da Candia, arguto brutale violento colto, che fra nobili palazzi e sordidi bordelli indaga su chi fomenta nel popolo l’odio contro gli ebrei, più o meno interessato. Prova con coraggio e ardore ad evitare Il rogo della Repubblica, titolo del bel romanzo storico dell’ottimo scrittore Andrea Molesini (Venezia, 1954). Lui non accetta compromessi, dialoga sulle convenzioni e convenienze sociali, s’innamora di una maga graziosa e misteriosa. Perché no?