Sfogliando una fiamma – Emilio Limone

Emilio Limone
Sfogliando una fiamma
Ianieri Edizioni, 2021
Recensione di Roberto Mistretta

Chi se non un militare “nei secoli fedele”, che indossa come una seconda pelle l’uniforme della Benemerita Arma dei Carabinieri, poteva scriverne la storia letteraria? Un lavoro lungo, meticoloso, d’archivio e di inchiesta, di testi consultati, biblioteche spulciate e tanti, tanti libri letti e autori contattati per dare vita a questo corposo saggio storico dal titolo Sfogliando una fiamma. Storia letteraria dei carabinieri (Ianieri Edizioni).
Ne è autore il maresciallo Emilio Limone che ha regalato all’Arma e ai lettori questo esaustivo saggio che racconta la storia dei carabinieri ed elenca minuziosamente i protagonisti in uniforme, la cui presenza da oltre due secoli accompagna la storia quotidiana degli italiani. Sono loro, semplici carabinieri coi pennacchi, brigadieri e appuntati, marescialli e capitani, colonnelli e generali, i protagonisti di questo lungo excursus che ce li fa conoscere da vicino, come protagonisti di carta, insieme ai lori autori e ai contesti dove vivono e operano, alimentando ancora una volta nell’immaginario collettivo, se mai ce ne fosse bisogno, quella calda sensazione di protezione che i carabinieri trasmettono.
Il libro è suddiviso in tre parti: La letteratura nei secoli fedele, I carabinieri nati dalla fantasia dello scrittore e, infine, Gli omaggi agli eroi in uniforme.
Commenta l’autore: “In ogni epoca, la letteratura ha assorbito gli umori, le tradizioni, le piccole e grandi storie del momento. L’Arma dei Carabinieri è un’istituzione nata ancor prima della nascita dell’Italia unita e, per la peculiarità rappresentata dalla costante presenza accanto al cittadino, dal piccolo centro alla metropoli, ha accompagnato gli italiani mano nella mano in ogni passo della nostra storia. È innegabile che la letteratura abbia attinto dal forte legame tra i Carabinieri e la penisola ed ho voluto, in tal modo, raccontare la storia dell’Arma: attraverso i personaggi nati dalla penna di scrittori di fama o sconosciuti, contestualizzati nelle varie epoche storiche. Oltre ai carabinieri d’invenzione, c’è spazio anche ai militari realmente esistenti cui sono state dedicate opere letterarie”.
Nella prefazione, il Generale di Corpo d’Armata, Gaetano Angelo Maruccia, scrive: “Emilio Limone attraverso una raffinata rassegna di opere letterarie, amalgamando magistralmente i tantissimi libri che hanno narrato dell’Arma dei Carabinieri per oltre due secoli, è riuscito abilmente a condensare nel suo saggio storico “Sfogliando una Fiamma”, i valori, lo spirito e l’essenza del Carabiniere. Evidenzio a riguardo che di testi in cui si è scritto dell’Arma dalla sua fondazione, 13 luglio 1814, ad oggi la letteratura ne è piena e, tra l’altro, afferiscono anche a generi letterari molto differenti tra loro: tragedie, novelle, saggi, romanzi, gialli, noir, umoristico, avventura, azione, fantascienza e poesie. L’autore, quindi, con un’attività mirata, certosina e complessa ha portato sicuramente a termine un lavoro letterario di alto profilo culturale, in cui emerge un’appassionata ricostruzione della storia e dell’identità dell’Arma dei Carabinieri così come è stata percepita e trasferita ai lettori dai numerosi scrittori citati da Limone nel suo libro”.
E Fabio Bertini, già docente di Storia contemporanea dell’Università di Firenze e presidente emerito del Coordinamento delle Associazioni Nazionali del Risorgimento, aggiunge: “Sono storie di senso vero del dovere. È questo che dà valore al libro, il fatto che la letteratura metta a fuoco un sentire comune, l’idea del carabiniere come garante delle esigenze collettive prevalentemente identificabile come simbolo di saldezza etica e anche, all’occorrenza, fisica, dello Stato, in un rapporto simbiotico tra il cittadino e l’Arma, passante soprattutto attraverso gli avamposti che sono le stazioni. E questo già dall’Ottocento. Ogni volta che si occupava della povera gente, la narrativa più o meno realista si imbatteva nel Carabiniere, attestando ogni volta come fosse quella l’avanguardia di uno Stato talvolta freddo e lontano, spesso all’origine di quei doveri difficili e forse fonte di sofferenza per chi doveva compierli, come nel Fontamara di Silone”.
E ancora: “L’immagine pubblica del Carabiniere continua a fondersi con l’immaginario popolare nella letteratura di un popolo che ormai ha trovato la sua identità. La vede negli eroi in prima linea delle zone ammalate d’illegalità, come il capitano Bellodi di Leonardo Sciascia, e il più ambiguo Nicola Mazzù di Michele Prisco, nel paterno e rassicurante maresciallo Arnaudi di Mario Soldati, nell’attivo investigatore in grandi città, come il maresciallo Guarnaccia di Magdalen Nabb, mentre il maresciallo Brancato di Andrea Camilleri, è prototipo dei bozzetti preparati dallo stesso autore per il calendario dell’Arma nel 2005. E così ancora l’identità emerge nei Carabinieri di Laura Costantini e Loredana Falcone, nei militi di Giorgio Sturlese Tosi, o in quelli di Andrea Vitali e nel maresciallo di Roberto Mistretta, con questi due ultimi autori che offrono, in interviste originali a Emilio Limone, lezioni di contenuto e di metodo intorno allo scrivere letterariamente sull’Arma”.

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