Don Winslow
Morte e vita di Bobby Z.
HarperCollins Milano, 2021 (orig. 1997, prima ed. it. Einaudi 2013)
Traduzione di Alfredo Colitto
Noir
Recensione di Valerio Calzolaio
California del Sud e Messico. Metà Novanta. “Ecco come a Tim Kearney capita di diventare il leggendario Bobby Z.” Tim è un giovane ladro, condannato a un periodo di ferma nei Marines e congedato con disonore, di nuovo arrestato. In carcere uccide un Hell’s Angel e allora si concretizza l’idea di un agente della Dea, causa la somiglianza con un trafficante di droga scomparso: liberare Tim (certo di essere ucciso per vendetta) se proverà a farsi passare per quello. Morte e vita di Bobby Z. è il primo splendido romanzo di successo di Don Winslow (New York, 1953), scritto nei pendolari trasferimenti in treno a Los Angeles e venduto subito a un produttore cinematografico (il film con Paul Walker uscirà nel 2007). La narrazione è in terza al presente (un’innovazione significativa rispetto alle prime prove, riuscite ma poco vendute), piena di ritmo ed energia. Ovviamente, come spiega l’autore, “il jazz è la colonna sonora del noir”. La riedizione consente la meritata lettura (o rilettura).