Mariolina Venezia
Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni
Einaudi, 2021
Recensione di Patrizia Debicke
“Il mondo secondo Imma Tataranni”? Io preferisco: “Istruzioni per l’uso e immaginario codice agognato da Imma Tataranni”. Istruzioni per tutti in Ecchecavolo, un frizzante e quanto vorremmo vero prontuario di vita regalatoci da Mariolina Venezia e arrivato già in ottobre in libreria, in contemporanea con la seconda serie uscita a puntate su RaiUno.
Un godibile, efficace sfogo umano, riunito e verbalizzato in un manuale di leggi, decreti ed emendamenti di un immaginario sistema giuridico che, comminando equamente multe e castighi, sia capace, superando con disinvoltura fastidiosi ostacoli, di garantire stravaganti, esilaranti ma efficaci metodi per sbaragliare tanti fastidiosi stereotipi. Sapete, tutte quelle false regole dense di luoghi comuni, delle tante apparenze che affliggono l’umanità… Per non parlare di quanto, tra gli altrui aspetti, forse la disturba di più, e cioè il dover fare quotidianamente i conti con un’attualità perennemente aggredita e condizionata dall’invasione dei social. E poi perbenismi, convenienze, pietose bugie, sopraffazioni, tic, atteggiamenti molesti…
Utile, vero? Altro che! E allora diamo subito una rapida occhiata a come potrebbe migliorare questo mondo se la proba Imma Tataranni avesse mano libera per inventare “sua sponte” nuove leggi.
Intanto deve architettare le giuste tattiche per mettere ordine nelle cose.
Sarebbe un mondo policromatico come i colori che lei ama indossare, pieno di fantasiosi allegri accoppiamenti che mischiano con disinvoltura pois, fiorellini e scozzese in barba alla sciccosa boutique materana dove gli abiti si pagano quasi fossero “carat”, per la “nostra” piemme utile solo come inesauribile fonte di succosi pettegolezzi locali e, forse, di indizi e potenziali piste da seguire.
L’amore, sarebbe il suo unico punto debole?
Imma ama o crede di amare due uomini: suo marito Pietro, il classico italiano, rassicurante punto fermo, mite, mammone ma che per lei ha saputo impuntarsi e battersi, e il vichingo maresciallo Calogiuri, che le fa battere il cuore in una sorta di cotta adolescenziale. L’inquietudine di Imma, la sua voglia di sbattersi per rifare il mondo, potrebbero essere legate alla sua preoccupazione affettiva forse senza via d’uscita? Ma Imma è Imma e chi l’ha letta sa bene che, oltre a essere un’ottima PM, è una persona retta, sincera e che non guarda in faccia nessuno. Una persona con i piedi per terra, che conosce molto bene se stessa e i suoi limiti. Cosa che, a ragione, le dà il diritto di criticare gli altri come con grande autoironia fa con se stessa.
Ben 37 capitoletti di leggi e pene per Ecchecavolo, spesso solo di poche righe, in cui la PM Tataranni, barcamenandosi tra un’inchiesta e l’altra, tra gli strali di superiori e colleghi invidiosi, costretta a far fronte ai vari impicci familiari, alle problematiche adolescenziali della figlia, ai pantagruelici pranzi domenicali con i suoceri, con i suoi “originali” completini e le sue scarpe con le zeppe, neppure fosse dotata di bacchetta magica a rafforzare il suo “ materano super intuito”, riuscirà persino a risolvere e sbrigare in poche pagine ben due delitti che si sviluppano nella trama.
E tanto ma tanto altro, tipo come rimettere in riga quelli che vogliono fare i simpatici e ti gelano con battute agghiaccianti, gli scaldasedia devoti al far niente, gli amanti del fitness che pretendono la Spa a tutti i costi, i fissati dei “ritocchino”, quelli che dopo aver fatto l’amore chiedono “ti è piaciuto?”, quelli che si vantano a sproposito, gli inguaribili scrocconi, eccetera eccetera.
Irrinunciabile ed esilarante Il decreto sposta suocere che si rifà storicamente all’antica Sparta, brividi per gli insopportabili telefonisti mancati di Quando ti posso chiamare?, lo spaventevole rito del pranzo della domenica, e la maniacale moda dei ristoranti di nouvelle cuisine, frequentabili solo se interrotti da una scusa di lavoro e salvifica corsa al bar dei panzerotti, i tuttologi dell’ultimo minuto: hai visto, hai sentito… Insomma quelli che sanno tutto, ma tutto di tutto…
Magico il Decreto salvamadri con le pene e gli ostacoli rivolti a quelle donne che, con slancio ottimistico, decidono comunque di mettere al mondo dei figli, inconsapevoli del loro orrendo futuro.
Nel capitolo Arancia meccanica, la Tataranni critica con il suo ben noto humour tutti quelli della fiction che porta il suo nome. Imperativo leggerlo!
Ecchecavolo è un libro divertente, intelligente e spassionato, dove riconosco con gioia e dico grazie, grazie davvero allo spirito libero e vivace di Mariolina Venezia.
Intanto però per rivedere Imma Tataranni in azione dobbiamo attendere fino alla prossima primavera, pare…
E stavolta in spasmodica attesa della serie, l’ultimo episodio ci ha proprio lasciato in piena suspense visto che le ultime pagine del libro sono in bianco con solo la scritta:
DETTA LEGGE ANCHE TU. I lettori possono proporre fino a un massimo di 5 nuove leggi.
Per ora mi limiterò a due:
Va bene l’audience, ma stavolta ci avete…
Non sto zitta, però mi modero, scrivo solo: “Ecchecavolo. Aridateci ancora il mondo di Imma Tataranni”
Mariolina Venezia è nata a Matera e vive a Roma, dove lavora per cinema, teatro e televisione. Con Einaudi ha pubblicato Mille anni che sto qui, vincitore del Premio Campiello 2007. Sempre per Einaudi ha pubblicato in seguito le indagini di Imma Tataranni: Come piante tra i sassi (2009, 2018 e 2021), Maltempo (2013, 2018 e 2021), Rione Serra Venerdì (2018 e 2021), Via del Riscatto (2019 e 2021) e Ecchecavolo (2021). Da questi gialli è stata tratta la serie televisiva in onda su Rai 1 Imma Tataranni – Sostituto procuratore, arrivata alla seconda stagione con uno straordinario successo di pubblico.