L’anno del giardiniere – Karel Čapek

Karel Čapek
L’anno del giardiniere
Sellerio Palermo, 2021 (orig. 1929, prima ed. 2008)
Traduzione, introduzione e cura di Daniela Galdo
Cronache di giardinaggio
Recensione di Valerio Calzolaio

Un giardino cittadino alla periferia di Praga. Anni venti, circa un secolo fa. Il grande scrittore e drammaturgo cecoslovacco Karel Čapek (Malé Svatoňovice, 1890 – Praga, 25 dicembre 1938) aveva una deliziosa rubrica giornaliera sul quotidiano della borghesia intellettuale della capitale, Lidové Noviny. Dal 1925, poco dopo aver comprato una villa, vi raccontò spesso le proprie imprese eroiche e comiche di giardiniere dilettante, iniziando proprio con “come si crea un giardino” e continuando con una trentina di affreschi, uno per ogni mese di quello che fu appunto L’anno del giardiniere, intervallati da riflessioni su semi e germogli e cactus, su innaffiatoi e vanghe, su piogge e feste, su botanica e stagioni, accompagnate ogni volta da un’illustrazione o vignetta del fratello Josef. Scrisse a un amico: “Se andrò avanti così, lascerò la letteratura e mi dedicherò al giardinaggio – decisamente piuttosto al giardinaggio che alla politica” (era pacifista e antinazionalista, come noto).

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