ETI – Pietro Greco

Pietro Greco
ETI
Doppiavoce Napoli, 2020
Recensione di Valerio Calzolaio

Prima o poi. Altrove. La storia della ricerca con metodo scientifico di intelligenze extraterrestri, ovvero di SETI (Search for ExtraTerrestral Intelligence), risale al mattino dell’8 aprile 1960, quando il 29enne Frank Drake riesce finalmente a puntare l’enorme telescopio dell’osservatorio della West Virginia verso Tau Ceti (una stella ad appena 11,9 anni luce dal sistema solare), dopo aver convinto il direttore Otto Struve del suo pazzo progetto: captare i segnali radio che esseri intelligenti extraterrestri, se esistono, hanno certamente diffuso per il cosmo. Vediamo, allora, se davvero esistono. Con la consueta maestria il miglior giornalista scientifico italiano degli ultimi decenni, a lungo formatore dell’intera categoria, il chimico Pietro Greco (Barano d’Ischia, 1955 – Ischia, 2020) delizia lettori curiosi con ETI (che va molto più indietro nel tempo e avanti nello spazio), secondo suo volume (il primo “Errore”) nella collana “La parola alle parole” curata da Ugo Leone.

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