Don Winslow
Città in fiamme
HarperCollins Italia, 2022
Traduzione di Alfredo Colitto
Recensione di Patrizia Debicke
Dopo più di venti romanzi di successo, Don Winslow torna in libreria con Città in fiamme, primo romanzo di una nuova e avvincente saga. Primo atto dai toni epici, che rimandano addirittura all’Eneide e all’Iliade, di una trilogia ambientata a metà tra gli anni Ottanta e Novanta a Dogtown e a Federal Hill, quartieri popolari di Providence, Rhode Island.
Da tempo ormai due piccoli imperi criminali si spartiscono il territorio: il controllo di droga, prostituzione, gioco d’azzardo in mano agli italiani e i sindacati, i racket, le rapine, i porti e gli strozzini in quelle degli irlandesi. L’eroina non è ancora padrona delle strade, New York e Las Vegas sono lontane e per ora a Providence la situazione pare abbastanza governabile. I capifamiglia delle due fazioni, John Murphy e Pasco Ferri, hanno stabilito una proficua alleanza e un equilibrio di potere basato sul reciproco rispetto. Ma il fuoco cova sotto le ceneri e Winslow ci racconta una difficile storia di vita, desideri e passioni, vista con gli occhi e i sentimenti di Danny Ryan, la cui sola colpa è quella di essere l’unico figlio e in un certo senso l’erede di Marty Ryan, precedente boss della comunità irlandese che, lasciandosi andare all’alcolismo, ha ceduto il bastone del comando a John Murphy.
Danny, ragazzo lasciato a se stesso e cresciuto senza madre, è venuto su bene ma con la testa piena di sogni che lo spingono a immaginare un futuro lontano dal crimine e fuori dal branco. Ma aveva finito con il rinunciare al sogno di diventare un pescatore in proprio e affrancarsi dal retaggio paterno per amore della sorella del suo amico fraterno Pat Murphy. Aveva sposato infatti la compagna di infanzia, diventata un deliziosa ragazza, e si era costretto a rientrare nella banda gestita dal suocero e dal cognato. Ma la scelta l’aveva relegato ai piani bassi della scala gerarchica, a fare per gli altri lavori sporchi di routine, ripetitivi e di poca soddisfazione economica, che garantivano appena quel tanto per mantenere decorosamente sua moglie e concedersi le vacanze estive in un cottage sulla spiaggia di Goshen Beach.
Il fragile equilibrio tra le due fazioni verrà rotto dall’apparizione della splendida Pam, la nuova fidanzata di Pauli Moretti, durante una rituale grigliata estiva di mare a casa di Pasco Ferri, indiscusso boss della famiglia mafiosa italiana. Pam, la bella sconosciuta con un fisico statuario, di gran classe, si trasformerà nella causa involontaria della repentina rottura tra clan.
Basterà una mossa azzardata, il palpeggiamento di un seno della novella Elena di Troia, forse un bicchiere di troppo da parte di Liam Murphy, il minore degli irlandesi, a scatenare una rivalsa che si trasformerà in un’esplosiva scintilla fatale in grado provocare una cruenta guerra per il potere.
Una guerra che passo dopo passo, accrescendosi come un’incontenibile valanga, porterà le due fazioni in gioco a sterminarsi a vicenda, cancellerà una comprovata solida alleanza e finirà con il mettere a ferro e fuoco la città.
E quando la conta dei morti salirà vertiginosamente, Danny Ryan dovrà mettere da parte ogni desiderio di una vita normale.
Niente gli verrà risparmiato nel suo duro percorso. Affanni, dolori, perdite, tradimenti.
Suo malgrado, dovrà raccogliere il bastone del comando per salvare gli amici di sempre e la famiglia, dovrà scalare i gradini della scala gerarchica mafiosa e trasformarsi in un feroce e implacabile condottiero, barcamenandosi con astuzia in un gioco all’ultimo sangue. Ma un gioco che potrebbe gettare i fertili semi di una futura dinastia vittoriosa e potente.
Città in fiamme, una moderna rivisitazione della grande epica greco romana, ricorda anche, soprattutto nelle scene collegabili alla mafia siciliana, la potente narrativa di Mario Puzo e del Padrino.
Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri (tra cui il regista, l’attore e la guida nei safari), è autore di molti romanzi che lo hanno consacrato come uno dei nuovi maestri del crime e del noir contemporanei.
L’autore ha ricevuto nel 2012 il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.
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