Henning Mankell
Nel cuore profondo
Marsilio Venezia, 2021 (orig. 2004)
Traduzione di Barbara Fagnoni
Romanzo
Recensione di Valerio Calzolaio
Isole svedesi e mare Baltico. 1914-1937. Dal 1915 al 1937 Kristina Tacker è stata rinchiusa nell’ospedale psichiatrico vicino a Säter, sono trascorsi dodici anni da quando ha pronunciato l’ultima parola, restando “inaccessibile”. Ormai ha cinquantasette anni e un tempo era sposata con un uomo di nome Lars, abitavano in un accogliente appartamento di Stoccolma, ne è ancora certa. Nell’autunno 1914 l’ufficiale di marina Lars Tobiasson-Svartman era stato mandato in missione segreta nel Baltico con l’incarico di tracciare nuove rotte con il batimetro, in un tratto marino teatro di scontri tra le flotte tedesca e russa. Su un isolotto desolato fra gelidi abissi conobbe Sara Fredrika e iniziò un’altra storia, di passioni e tragedie. Ecco l’ennesimo imperdibile romanzo, gli umani paesaggi di mare del mitico Henning Mankell (1948-2015), una storia estrema, Nel cuore profondo, narrata in terza varia al passato e pubblicata in Italia per la prima volta.