Giosuè Calaciura
Malacarne
Sellerio Palermo, 2022 (1° ed. Dalai Baldini Castoldi 1999)
Romanzo
Recensione di Valerio Calzolaio
Città senza nome (Palermo, più o meno). Un maggio della fine degli anni Ottanta. Nel bunker di un carcere si svolge il maxiprocesso e un risoluto sicario confessa al signor giudice, in modo lucido e logorroico. le proprie violente gesta criminali, descrivendo con delirante ironia da fumetto triviale il contesto sociale e ambientale tra vicoli e mercati, la mafia come acrobatico sfondo; regolamenti di conti, tradimenti, esecuzioni, stragi; vittima dopo vittima, massacro dopo massacro; reclutato marginale nei quartieri popolari, trasferito ricco nel traffico internazionale di droghe. Viene ripubblicato da Sellerio il bel romanzo d’esordio di Giosuè Calaciura (Palermo, 1960), tanti brevi profluvi di parole in capitoli senza soluzione di continuità. S’intitola Malacarne ed è narrato in prima persona al passato. Nella postfazione, l’autore ricorda le vicende familiari e personali che lo indussero a cominciare a scrivere da giornalista di cronaca e narratore di fantasia.