L’allieva di Sherlock Holmes – Laurie R. King

Laurie R. King
L’allieva di Sherlock Holmes
Leggere editore, 2022
Traduzione di Ada Arduini
Recensione di Patrizia Debicke

Già pubblicata con il titolo L’allieva e l’apicultore, torna in libreria la prima avventura di Sherlock Holmes “felicemente pensionato” in una nuova edizione dal titolo L’allieva di Sherlock Holmes.
All’inizio dell’anno di guerra 1915, Sherlock Holmes si è ormai ritirato nella ridente campagna del Sussex. È seduto nei campi, immerso nella contemplazione del lavorio delle api da miele, quando la sua serafica tranquillità viene interrotta da Mary Russell. La ragazza quindicenne, goffa, decisamente egocentrica e da poco orfana, mentre camminava con il naso ficcato in un testo latino di Virgilio è quasi inciampata in uno strano personaggio. L’uomo, cinquant’anni circa, magro quasi emaciato, brizzolato, a prima vista di aspetto eccentrico, alle sue immediate rimostranze risponde con inconfondibile accento da gentiluomo inglese che non vede perché debba scusarsi di stare tranquillamente seduto sul pendio di una collina.
Questo più o meno sarà l’incontro scontro (narrato da Mary Russel in prima persona) tra il celeberrimo investigatore e quella che diventerà la sua giovanissima ma insuperabile allieva. Che in quattro e quattr’otto spiattellerà a Holmes le sue indiscutibili capacità deduttive. E, visto che quell’uomo è il detective in pensione Sherlock Holmes, quell’incontro fortuito è destinato a cambiarle la vita per sempre.
All’inizio riottosa, ma costretta ad accettare controllo e potestà, la nostra modernissima esponente del XX secolo, in grado di districarsi con tutte le diavolerie e invenzioni del ‘900, si rivelerà un’apprendista ma anche una preziosa compagna e una degna risorsa per il famoso genio investigativo. Con la materna presenza di Mrs Hudson, ineffabile governante ed espediente femminile, e il benefico influsso del detective, Mary Russell tirerà fuori acume, fiuto e persino la sua straordinaria arguzia in grado prima di incuriosire e in seguito di sconcertare persino lui, il vecchio orso Holmes. Ma quando la precocissima Mary si dimostrerà in grado di eguagliarlo (sia per il ragionamento deduttivo che per lo spirito acerbo), tra lei e l’investigatore nascerà addirittura una bella amicizia.
A diciotto anni compiuti, Holmes permetterà a Mary Russel di iniziare a collaborare con lui su alcuni casi minori.
La faccenda tuttavia funziona così bene da spingere il grande Sherlock Holmes a ritornare davvero in pista per dare la caccia ai criminali.
Ma il primo vero caso affrontato insieme, e che dette alla sua allieva l’occasione di mettersi alla prova, fu l’arduo compito di affiancarlo nelle indagini per il rapimento di Jessica Simmons, una bambina di sei anni, figlia di un senatore americano. Una questione addirittura di rilevanza internazionale. Il riscatto richiesto dai sequestratori è molto consistente. Dunque bisogna confrontarsi con avversari crudeli e pericolosi che hanno ingannato e messo sotto scacco gli investigatori. E Mary si dimostrerà essenziale nella liberazione dell’ostaggio…
Con il trascorrere degli anni e dopo la fine della guerra, quando il notevole contributo investigativo di Mary Russel arriverà persino a contrastare le macchinazioni di una figura emergente nella malavita criminale, la nostra allieva cresciuta e ormai quasi maestra avrà alle costole un pericoloso e invisibile avversario… tornato dal passato? Qualcuno che sa esattamente quale minaccia possa diventare Mary. Qualcuno che mira solo ad eliminarla. Qualcuno che vorrebbe interrompere e distruggere a tutti i costi il collaudato sodalizio Holmes-Russel.
Il libro inizia con una nota dell’editore di Laurie King. Nota per informarci che questa storia non è stata scritta da lei, ma ricostruita da documenti di “MRH”. Laurie King dichiara di avere ricevuto il manoscritto in un misterioso pacco cartonato. Pertanto, pur firmando come autrice ufficiale, non sa se gli eventi del romanzo possano essere giusti solo in parte o addirittura veri!
Mary è forse un po’ troppo perfetta, come voce narrante si lascia andare ad abbellire un po’ le cose (e comunque proprio lei, Mary, spesso si definisce arrogante). Ma al tempo stesso imperfetta! Mary è brillante, coraggiosa, furba se serve ma quasi sempre snob! E un po’ troppo intelligente persino per il suo bene, insomma una persona che pur sapendo tanto del mondo riesce a sentirsene estranea.
Laurie King, sviluppando un personaggio tanto sfaccettato, ha regalato a Holmes un partner che condivide gran parte dei suoi talenti e delle sue stranezze.
I capitoli sono avvincenti e il dialogo è pieno di spirito. Altri personaggi vanno e vengono, ma la storia è tutta basata su Mary e Sherlock. Le impostazioni dei vari casi sono ben congegnate e a ben vedere troviamo abbastanza, tra queste pagine, da soddisfare qualsiasi fan di Sherlock Holmes.
Il libro infatti è un conglomerato dei “più grandi successi” dei romanzi originali di Holmes, con Holmes (e ora Russell) che spesso indossa travestimenti, decifra codici e analizza indizi proprio come nei libri di Doyle. Inoltre vengono citati molti personaggi significativi legati a Sherlock Holmes. Alcuni poi fanno effettivamente la loro apparizione, mentre altri sono semplicemente menzionati, ma abbastanza per dimostrare che Laurie King non si è servita di Holmes per vendere meglio. Lei conosce a fondo e ammira i libri di Doyle.
Un seguito della leggenda di Sherlock Holmes! O forse un nuovo mistero da chiarire. Certo è che se hai già letto di Sherlock Holmes… o solo pensato di leggerlo, puoi sempre provare a farlo.

Laurie R. King (Oakland, 19 settembre 1952) è una scrittrice statunitense naturalizzata argentina, famosa per i suoi romanzi gialli, appartenenti in gran parte a due serie, la prima di ambientazione storica che ha per protagonista l’investigatrice Mary Russell, aiutata nelle sue indagini da Sherlock Holmes, la seconda di ambientazione contemporanea, incentrata sulla figura di Kate Martinelli, un’ufficiale di polizia di San Francisco.

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