B.A. Paris
Non dimenticare
Nord, 2019
Dodici anni prima Finn, un giovane broker di successo e molto ricco, era sicuro di aver trovato l’anima gemella: una bella ragazza dai capelli rossi neppure ventunenne, Layla. Erano di ritorno da una bella vacanza in Francia, a Megeve, e avevano tanti grandi progetti fino al momento di quella fatale ultima fermata in una piazzola di parcheggio. Buio, notte, Layla, dormiva, una fievole luce sopra i bagni illuminava qualche metro. Per Finn appena il tempo di scendere dall’auto, senza disturbarla, entrare nel gabinetto, servirsene ma al suo ritorno Layla era inspiegabilmente scomparsa, come svanita nel nulla. La piazzola del parcheggio era inesorabilmente vuota, la macchina che aveva visto prima era partita, l’autista dell’unico camion parcheggiato dormiva. E non c’era campo per il cellulare. Questo il resoconto che Finn, angosciato, aveva fatto alla polizia prima per telefono, dopo aver raggiunto la successiva area di servizio, e a voce dopo essere tornato sul posto: semplice più che credibile, tanto più che gli agenti avevano anche rinvenuto per terra una bambolina della ragazza e segni che potevano sembrare di trascinamento.
Ma era tutta la verità?
Oggi, a distanza di tanti anni, tutto è cambiato. Finn è un uomo diverso, più consapevole, ha passato il traguardo della quarantina, è riuscito a metabolizzare il traumatico evento di allora (che gli era costato anche delle accuse dalle quali aveva dovuto difendersi) ed è, pare impossibile vero?, felicemente fidanzato con Ellen, la sorella minore di Layla. È stato proprio il comune dolore per la scomparsa della ragazza ad averli fatti incontrare, avvicinare e alla fine spinti ad andare a vivere insieme. Ellen sembra diversa da Layla, solo gli occhi sono molto simili, è una brava disegnatrice ma c’è qualcosa di insondabile in lei. Finn la ama però, o crede di amarla, tanto che cerca di convincersi che sia la donna giusta, anche se forse il ricordo della sorella lo turba ancora. Ciò nondimeno Finn ha chiesto a Ellen di sposarlo e hanno deciso di traslocare in un posto tranquillo, fuori città. Ma nella loro nuova vita cominciano ad accadere strani fenomeni. Finn riceve una telefonata da un amico poliziotto. L’amico gli riferisce che il suo vecchio vicino di casa è sicuro di aver visto Layla aggirarsi davanti al loro cottage di St. Marys. Certo non c’è da fidarsi: è un uomo molto anziano, ha più di novant’anni, probabilmente si è confuso, ma quando Finn trova sul marciapiede di fronte all’ingresso della nuova casa la piccola matrioska, identica all’unica traccia della sparizione di Layla, rinvenuta dalla polizia nello sperduto parcheggio francese, qualcosa non quadra. Per Finn quell’oggetto ha un significato preciso, che lo riporta drammaticamente al passato. Ma l’incubo non è finito perché nei giorni seguenti salteranno fuori altre due matrioske, una sul muretto di casa e un’altra sul cofano della sua automobile. È possibile che Layla sia viva e sia tornata? Ma perché? Cosa vuole di preciso?
Misteri, falsità e fatali mancanze sono i motori trainanti di questo thriller di un’autrice che mischia alcuni meccanismi del giallo psicologico con gli elementi più classici del thriller e della suspense. Non dimenticare, infatti, conferma l’interesse della Paris nei confronti di tematiche e metodi di questo nuovo filone, che vede fra le interpreti scrittrici quali Paula Hawkins, Claire Douglas o Gillian Flynn. La narrazione della Paris è limitata a pochi ambienti, quasi tutti domestici. Niente pericolosi killer o serial killer venuti da fuori. La vita, o meglio la non vita, di coppia domina angosciosamente la trama e il passato diventa l’unico incubo ricorrente di un continuo doppio flash back legato alle due voci narranti che rimandano a choc, sofferenze, insani patimenti e a qualche raro idilliaco momento di anni prima.
Come nei romanzi precedenti della Paris, alla base della trama c’è sempre un rapporto malato e in qualche modo ossessivo collegato a una coppia. Evidentemente il mondo attuale porta molti scrittori e autori a scegliere con voluttà di uscire dai binari cercando di stupire a ogni costo. Il rapporto tra scrittore e lettore diventa: io la sparo sempre più grossa e vediamo se tu te la bevi.
Alcuni particolari, ma la fiction è solo un gioco no?, sono al di là del verosimile, ma va bene lo stesso. Sono convinta che la signora Paris, e come lei altri scrittori, trovi nelle pagine dei libri un bello sfogo, magari a una perfida e noiosa routine quotidiana. Quanti di noi, guardate che le do ragione, sognano almeno una volta di poter eliminare freddamente qualcuno. E riuscire a farlo scrivendo è una signora soddisfazione. Psichiatri e psicologi avrebbero motivo di battere le mani.
B.A. Paris è nata e cresciuta in Inghilterra, ma si è trasferita in Francia per lavorare in una grande banca d’investimento. A un certo punto della sua vita, però, ha deciso di cambiare e di dedicarsi alla narrativa. I suoi romanzi La coppia perfetta e La moglie imperfetta hanno venduto oltre un milione di copie e sono stati tradotti in 37 Paesi. Attualmente vive in Inghilterra col marito e le cinque figlie.