La Debicke e… Saint X

Alexis Schaitkin
Saint X
Bompiani, 2020
Traduzione di Milena Sanfilippo

Saint X è una lussuosa isoletta nel golfo che a nord, con il suo lato irto e roccioso, guarda l’Atlantico mentre a Sud si specchia verso l’incantevole laguna caraibica. Uno scenario da sogno con un incubo in agguato, minacciosamente celato dalle tenebre della notte. Un scenario semiartificiale, costruito su misura per il piacere e i gusti di una clientela occasionale e pretenziosa. Uno scenario che ospita fantastici resorts per le costose vacanze natalizie di facoltose famiglie americane. Dall’aeroporto Internazionale John F. Kennedy di New York ci si può imbarcare su voli diretti verso circa venti isole dei Caraibi. In meno di quattro ore si possono raggiungere la Giamaica, Haiti, la Repubblica Dominicana, Cuba, Turks e Caicos, le Isole Cayman, Saint Martin, Saint Thomas e Puerto Rico; mentre per arrivare ad Antigua, Santa Lucia, Barbados, Saint Kitts, Grenada, Trinidad, Aruba e La Martinica ce ne vogliono un po’ meno di cinque. Ogni anno più o meno quindici milioni di turisti americani visitano i Caraibi. Le isole sono talmente vicine… tuttavia la maggior parte dei turisti viaggia a occhi chiusi e impara poco o niente da quei posti. Pare quasi che considerino i Caraibi una “via di fuga” o, per usare le parole dell’autrice Alex Schaitkin, un “incantevole nulla”. E l’incantevole nulla di questa storia contempla lo scenario di Saint X, che si estende per un mini territorio di quaranta chilometri per dodici, con abitanti che ci nascono, ci vivono e ci lavorano da sempre, dove al lusso sfrenato dei villeggianti si contrappongono economici localini tradizionali frequentati dai residenti e di tanto in tanto da qualche turista in cerca di trasgressione. Uno scenario rigorosamente controllato dalla polizia locale che sa voltare gli occhi, se necessario, davanti a piccole, occasionali marachelle dei turisti, qualche bicchiere di rhum di troppo, qualche canna che regala l’estasi… Alison Thomas, fresca di college, è una diciottenne bionda, bella, vivace, seducente, marchiata da una cicatrice che le deturpa appena il fisico quasi perfetto e anzi aggiunge al suo fascino un pizzico di perversione e mistero, quando cammina a piedi nudi nella bianca e incontaminata spiaggia dell’isola con il bikini appena velato da un leggero camicione. Alison è arrivata a Saint X con i genitori e la sorellina Claire, di appena sette anni, per trascorrere una lussuosa settimana di vacanza lontano dal freddo e dalla neve di New York. Ma Alison si annoia con la famiglia, tra gli ospiti del resort non c’è nessuno che le interessa veramente, e ha trovato il modo di scappare ogni sera perché preferisce girare l’isola con Edwin e Clive, due giovani camerieri del resort. Flirta sfacciatamente con tutti e due e, con loro, va a mangiare, bere, fumare erba e ballare in localini che servono piatti caratteristici. Ma la sera prima del ritorno a casa Alison scompare. La sorellina Claire, che dorme in camera con lei, la mattina ha trovato il letto vuoto ed è corsa a svegliare i genitori. La polizia arriva, fa domande, dà il via alle ricerche. Si mobilitano anche i volontari del servizio civile che mettono l’isola a soqquadro, ma… Dopo pochi giorni di ricerche il corpo di Alison, senza vita, viene ritrovato nel laghetto dell’isola delle Capre, un’isoletta deserta della laguna raggiungibile anche a nuoto. Gli indizi puntano sui camerieri che erano con lei quella sera. I due vengono arrestati ma gli indizi non bastano a incriminarli. Solo Clive sconterà una condanna per possesso di droga, ma per la morte di Alison le varie testimonianze li scagionano. Non avrebbero avuto il tempo materiale di andare fino all’isola e tornare. E poi l’autopsia non è in grado di determinare quale sia il vero contesto della morte di Alison. Elenca solo trauma da impatto e soffocamento in seguito a immersione in acqua, ma è impossibile stabilire se la causa sia stata accidentale, intenzionale o forzata. Ai Thomas non resta che tornare stravolti a casa senza aver trovato un colpevole, e soprattutto senza una figlia. Ma anche la vita di Edwin e Clive, i due camerieri del resort, sarà marchiata per sempre.
Passano gli anni. Claire, ormai giovane donna che lavora nell’editoria, riconosce nell’autista di un taxi di New York Clive. Per lei, che non ha mai cessato di porsi domande, è arrivato il momento di scavare più a fondo e provare a scoprire cosa è successo veramente quell’estate. C’è un mistero da sbrogliare, ci saranno una lunga serie di colpi di scena, un largo ventaglio di personaggi sottilmente ambigui, prima fra tutti l’inquietante, affascinante, provocante ma anche ingenua e fragile Alison. Il tutto arricchito da una girandola di flash back e dai differenti punti di vista dei tanti attori che uno dopo l’altro risalgono in scena.
C’è anche l’abilità di Alexis Schaitkin, al suo romanzo d’esordio, nel descrivere la psicologia e i punti di vista di tante persone diverse tra loro ma credibili come Claire, vittima del suo tormento interiore, solo protesa a cercare la verità anche se forse per tanti anni l’ha sempre saputa. Oppure il povero Clive, il grassone, vittima predestinata dei giochi perfidi di chi lo considera solo un molle, uno stupido, ma che non vuole accettare il destino. E come ignorare la sottile, edonistica e perversa superficialità della società di oggi dove la malinconica e mai veramente spiegata morte di una ragazza su un’isoletta deserta diventa la scusa per farneticanti dibattiti sui social, trampolino di lancio per godere di un attimo di fama con un instant book, addirittura soggetto per un serial televisivo o magari macabra attrazione per visitare il posto della tragedia.
Avvincente e fantasioso, Saint X è una specie di caccia all’uomo provocata dalla volontà di arrivare al nocciolo di un fatto lontano e incomprensibile, nell’illusione che la verità possa portare all’autoassoluzione o almeno alla pace. Un romanzo approfondito, che concede ampio spazio (troppo? forse) a pensieri e idee dei tanti controversi personaggi. Un thriller aspro e tormentato ma anche un abile giallo psicologico che si avvale dei più collaudati trucchi del genere, che coinvolge e trascina fino all’inatteso e commovente finale.
Alexis Schaitkin si è laureata a Princeton e vive in Massachusetts con il marito e il figlio. Suoi racconti sono stati pubblicati su riviste prestigiose. Saint X è il suo primo romanzo.

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