Un colpo al cuore – Piergiorgio Pulixi

Piergiorgio Pulixi
Un colpo al cuore
Rizzoli, 2021
Recensione di Patrizia Debicke

Pulixi l’aveva preannunciato: il felice ritorno del duro dal cuore d’oro Vito Strega (La scelta del buio, 2017), mischiato alle indimenticabili Mara Rais ed Eva Croce (L’isola delle anime, 2019), sottratte al limbo della Sezione Delitti Insoluti.
Un trio da sballo che dovrà affrontare un gigantesco serial killer mascherato da feroce arlecchino che da un giorno all’altro ha deciso di riparare alcuni torti estremi del sistema giudiziario. Con un crudele “occhio per occhio, dente per dente”, noto anche come legge del taglione, celebre principio semirituale giuridico che consiste nella possibilità riconosciuta a chi ha ricevuto un danno, causato intenzionalmente da una persona, di infliggere a quest’ultima un danno uguale all’offesa ricevuta. È un principio di rivalsa proporzionale al danno subito che appare anche nella Bibbia (vedi Antico Testamento). Il gigantesco killer mascherato fagociterà implacabilmente la scena fin dalle prime pagine: impersonando un feroce vendicatore, dove non possono colpire le giurie ci pensa lui, catturando, seviziando e infine uccidendo chi proditoriamente l’ha fatta franca.
Soprannominato dai media, avventatisi prontamente sulla succosa vicenda-spazzatura, “il Dentista” per la sanguinaria e maldestra consuetudine di strappare i denti alle sue vittime, il killer dà il via al suo orrendo teatrino con un video dal titolo “La Legge sei tu”. Ha sicuramente vaste conoscenze informatiche, dispone di sofisticate attrezzature e, con improvvisi e drammatici collegamenti sul web in cui chiede di pronunciarsi in giudizio tramite votazioni anonime e irrintracciabili a colpi di clic, riesce a trasformare le persone in anonimi virali e affilati coltelli in mano a una sconfinata giuria in grado di dettare una mostruosa giustizia sommaria. Situazione certo non facile da fronteggiare per il primo dirigente della mobile cagliaritana Pierluigi Palamara, il cazzuto ex capo di Strega, pur coadiuvato dalle ispettrici Rais e Croce. L’irriconoscibile vendicatore pare disporre di una marcia in più, tanto da offrire subito una bella esecuzione in diretta al vastissimo pubblico da lui trasformato in carnefice, lasciando la polizia con un palmo di naso.
Una partita mortale è cominciata. Al primo sequestro fatale farà seguito un secondo, anche quello destinato a stravolgere la splendida Sardegna. In appoggio alla squadra di inquirenti, per far fronte alle complesse indagini sul caso che sta scuotendo tutta l’Italia, verrà inviato con il Piaggio P180, aereo della polizia di Stato, il vicequestore Vito Strega, costretto a partire dopo aver affrontato una scenata di gelosia stile moglie trascurata della gatta Sofia, ormai unica presenza femminile della sua vita. Strega è un criminologo che ha scritto libri e ha studiato parecchio. Personaggio dotato di grande intuito, dirigente di polizia sulla rampa di lancio per una carriera brillante, esperto di psicologia e filosofia, è tuttavia un uomo ancora segnato dalle scelte e dalle difficoltà della sua ultima indagine.
Il suo compito principale sarà dirottare su di sé le luci mediatiche che potrebbero falsare le indagini della polizia e soprattutto coprire le azioni sul campo di Palamara e delle ispettrici Mara Rais ed Eva Croce. La prima, una sarda puro sangue, è una bella donna, senza peli sulla lingua, sempre molto elegante, madre di una bambina, divorziata da un principe del foro locale. La seconda, Eva Croce, rossa, di madre irlandese, da poco trasferita da Milano, è stata duramente provata da una tragedia personale. Pur agli antipodi tra loro come modi e caratteri, le due poliziotte sono arrivate a integrarsi perfettamente sul lavoro: la severità e l’emotività di Mara sono temperate dalla perspicacia e dalla riservatezza addirittura maniacale di Eva.
Doti che faranno un gran comodo perché non bisogna lasciarsi portare fuori strada dalle ingannevoli false piste del Dentista. Il suo sadico gioco prosegue. Il bersaglio sembra addirittura cambiare posizione per rendersi imprendibile. Tra la Sardegna e Milano, i tre poliziotti dovranno mettersi in gioco e rischiare anche di persona, superare i traumi del passato, battersi senza respiro per riuscire a mettere all’angolo e catturare un imprendibile nemico dai mille volti.
Piergiorgio Pulixi ha messo in scena la rappresentazione del peggior incubo di questi nostri tempi marchiati dalla rabbia, dalla sopraffazione e dall’odio. Tempi in cui il furor di popolo, supportato dalla gogna mediatica, sembra poter vincere sempre.
Ancora una volta, tuttavia, pare che il male sia in grado di generare altro male. Possibile che questa perversa spirale di vendetta sia ormai talmente incancrenita da dimostrarsi insanabile?

Piergiorgio Pulixi fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Con Rizzoli pubblica nel 2018 Lo stupore della notte e nel 2019 L’isola delle anime.

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