Sulla rotta del giallo Mondadori (5)

A ruota (gialla) libera – a cura di Fabio Lotti
Così, come mi frulla per la testa. Spunti di lettura, scrittori, sensazioni, emozioni, satirette per sorridere insieme…

Ventuno giorni di Anne Perry.
Daniel Pitt ha ventuno giorni per salvare la vita di un uomo.
Il giovane avvocato fresco di studi è l’orgoglio di suo padre, sir Thomas Pitt, capo della Sicurezza nazionale, e nonostante qualche velata accusa di nepotismo, si rivela una vera promessa nel proprio campo.
Pitt Junior sta lavorando a una delicata causa all’Old Bailey, il primo tribunale penale di Londra, quando lo studio legale decide di affiancarlo a un altro socio nella disperata difesa di Russell Graves.
L’uomo, noto biografo, è accusato dell’omicidio di sua moglie, ritrovata nella camera da letto con l’osso occipitale spaccato e il viso e parte del corpo bruciati.
Niente avvistamenti di estranei, nessun segno di effrazione, un unico indiziato: il marito.
Fra ventuno giorni Graves verrà giustiziato per un omicidio che giura di non aver commesso.
Riuscirà Daniel Pitt a trovare il vero assassino prima che il boia stringa il cappio attorno il collo del suo cliente?

Perry Mason e la sveglia sotterrata di Erle Stanley Gardner.
Cosa ci fa una sveglia sepolta nel giardino della villetta di un banchiere?
E come mai le lancette segnano un ritardo di venticinque minuti?
Quando nello stesso luogo viene rinvenuto il cadavere di un uomo, il singolare ritrovamento dell’orologio sepolto passa in secondo piano, e sconvolge la piccola cittadina di montagna della California.
La vittima è il genero del proprietario, un losco cacciatore di dote che, dopo esser riuscito a sposare la figlia del banchiere, ha cominciato a inanellare una sfilza di inganni e ricatti.
Nella cerchia familiare del banchiere, tra chi aveva il movente e chi la perfetta occasione, non mancano i possibili sospettati. La consulenza legale del principe del Foro, a quel punto, diventa d’obbligo.
Perry Mason è riluttante ad accettare al caso: niente di più comune di un omicidio in famiglia, giusto? Sbagliato…

Lestrade e i delitti della metropolitana di M.J. Trow.
Torna a novembre con una nuova avventura il più grande segugio londinese… dopo Holmes. Sholto Lestrade, sergente del Dipartimento investigativo di Scotland Yard, sta indagando su due brutali omicidi quando all’improvviso viene mietuta una terza vittima.
I bersagli sono tutte donne.
La prima, strangolata, è stata rinvenuta all’interno della carrozza di un treno abbandonato su un binario morto a Liverpool Street.
La seconda, un paio di mesi dopo, è stata trovata già morta sul treno delle dieci e venti alla stazione di Blackfriars.
La terza invece è stata uccisa nella stazione di Elephant & Castle. Stesso identico modus operandi in tutti e tre i casi. La cosa strana è che l’assassino ogni volta riesca a svignarsela senza testimoni, di sicuro aiutato dalle ombre e dai tortuosi budelli della Londra sotterranea, luogo perfetto per un serial killer.
Ma questa volta non occorreranno gli artifici letterari di Conan Doyle per scovare l’assassino della metropolitana Sarà invece grazie al suo lavoro serio e scrupoloso da poliziotto (e alla sua innata capacità di ficcarsi nei guai) che Lestrade riuscirà a non farsi sfuggire nemmeno il più piccolo indizio e a meritarsi a pieno titolo il ruolo di protagonista della storia.
L’indagine sarà una corsa contro il tempo: riuscirà Lestrade a scovare l’assassino prima che un’altra donna innocente perda la vita?

Il mistero delle due cugine di Anna Katharine Green
Il ricchissimo signor Leavenworth viene ritrovato seduto composto sulla sua poltrano nella biblioteca della sua sontuosa residenza di New York, così come lo avevano lasciato alla sera precedente… ma con un foro in testa.
Nessun movente, nessuna arma del delitto, e nessun vero e proprio sospettato. Presenti in casa la notte dell’assassinio insieme al maggiordomo c’erano la cuoca, la cameriera, il segretario personale del padrone di casa, che è anche colui che ne ha scoperto il cadavere… oltre alle due affascinanti nipoti della vittima, Mary ed Eleanore. Le ragazze, rimaste orfane, erano state entrambe adottate dalla vittima. Tuttavia, Mary era stata di recente designata erede universale, mentre Eleanore era stata esclusa dal testamento. Non stupisce quindi che le cugine si trovino fin da subito al centro delle indagini, tanto da invocare l’aiuto del giovane avvocato Everett Raymond. Ma starà all’ispettore Ebenezer Gryce, con il suo fare placido e la sua attenzione ai dettagli, sbrogliare la matassa di un caso molto più complesso e velenoso di quanto appaia a prima vista.
Dalla “madre del poliziesco”, un classico imperdibile per gli amanti del brivido, a gennaio nelle migliori edicole!
Anna Katharine Green (1846-1935), statunitense, considerata una pioniera del genere poliziesco, è stata la prima autrice a introdurre nei propri romanzi dei personaggi seriali, nonché la prima donna a dedicarsi interamente al giallo e a firmarsi con il suo vero nome. Creando una ben dosata commistione tra detective story e melodramma, la Green ha saputo sdoganare le indagini criminali dal mondo della nobilità alto locata per farle approdare in quello della borghesia, guadagnandosi così l’ammirazione di illustri colleghi come Wilkie Collins, Arthur Conan Doyle e Agatha Christie. I suoi personaggi principali sono Ebenezer Gryce, Amelia Butterworth e Violet Strange.

La pietra di sangue di Paul Harding
Dicembre dell’Anno del Signore 1380.
Il corpo senza vita di Sir Robert Kilverby viene rinvenuto in una camera sprangata dall’interno. Il ricco mercante era entrato in possesso di una mistica pietra dal valore inestimabile, l’eliotropio, nota anche come Passio Christi a motivo delle macchie rosse che si riteneva fossero originate dal sangue di Gesù crocifisso.
Secondo la leggenda l’eliotropio, raccolto alla base del Golgota da Giuseppe d’Arimatea, sarebbe passato di mano in mano fino ad arrivare in Inghilterra come bottino di una razzia… portando con sé un terribile anatema destinato ad abbattersi su chiunque si fosse dimostrato indegno del suo possesso.
La maledizione pare concretizzarsi quando alla morte di Sir Kilverby si aggiunge quella di Gilbert Hanep, mastro arciere della Compagnia del Dragone Alato, ritrovato morto, decapitato a colpi di spada.
A cercare di far luce sul mistero è Frate Athelstan, parroco di St. Erconwald a Southwark, un uomo scevro di ogni superstizione, dall’innato senso della giustizia e dotato di una logica ferrea.
Paul Harding, pseudonimo dello scrittore Paul Doherty, è nato a Middlesborough nel 1946. Ha studiato alla Woodcote Hall e si è specializzato in storia nelle università di Liverpool e Oxford. Vive in Inghilterra ed è un maestro del giallo d’ambientazione storica. Tra i secoli XIV e il XV si svolgono le vicende del frate domenicano Athelstan, del coroner Sir John Cranston e del medico ed erborista di Canterbury Kathryn Swinbrooke.

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