Piergiorgio Pulixi
Il mistero dei bambini d’ombra
Rizzoli, 2022
Recensione di Patrizia Debicke
Il mistero dei bambini d’ombra, primo romanzo “young adult” di Piergiorgio Pulixi, a mio vedere risente di, e in un certo senso reinterpreta, quella letteratura high fantasy inglese ben rappresentata dalle Cronache di Narnia e da Il signore degli anelli e, più recentemente, da J.K. Rowling e il suo straordinario Harry Potter.
Il gioco piace a Pulixi, lo intriga e lo fa spostare, in volo magico, da un ideale Stonebridge, delizioso villaggio del Norfolk, a una Stonebridge negli Stati Uniti, per approfittare di miti arcaici e leggende dei nativi indiani che risalgono al passato. A quando gli inglesi, gli uomini bianchi, giunsero a invadere le terre dei nativi: gli Apache, i Sioux, i Cheyenne e i Kiowa…
Ma torniamo all’oggi. Jake Mitchell ha appena dodici anni, capelli biondi sempre disordinati, occhi di diverso colore, uno blu zaffiro e l’altro viola, vive con i genitori e frequenta la scuola di Stonebridge, una tranquilla città americana sulla quale però grava ancora il ricordo di una tragedia avvenuta nel 1984. La misteriosa scomparsa di duecento bambini dissoltisi nel nulla trenta anni prima, della quale sua madre Victoria parla come “la leggenda dei bambini d’ombra”. Tra i vecchi e i nuovi residenti, si favoleggia che ogni tanto qualcuno riesca addirittura a sentire le voci giocose di questi ragazzini, voci argentine che risuonano al limitare del bosco, anche se in realtà nessuno li ha mai rivisti.
Ma il nostro giovanissimo protagonista, Jake Mitchell, un tipo sveglio e determinato, non è facile da convincere. Il giorno del suo dodicesimo compleanno dichiara a sua madre di non credere a quella storia, secondo lui inventata a bella posta dagli adulti per evitare che i ragazzini se ne vadano troppo in giro da soli. Sarà costretto a ricredersi. A partire da una foto: Jake sembra il gemello dello zio Ben, uno dei “bambini d’ombra” di trent’anni prima, e forse lo zio sta cercando disperatamente di comunicare con lui attraverso la palla da baseball bianca con le cuciture rosse, la mitica Ernie Ball, così chiamata in onore di Ernie McGuinnes che aveva portato la squadra del Wichita a vincere il titolo nella Major League. La palla ora appartiene a Jake. Ma perché?
Forse perché una notte Mike Coben, il suo migliore amico, scomparirà nel nulla. Sul suo banco di scuola ci sarà un biglietto: “Aiuto Jake, vieni a prendermi! Ho paura. Non lasciarmi solo! Aiuto!”. La polizia chiederà persino l’aiuto di Jake per ritrovare Mike e Rocket, il suo bravo cagnone.
La leggenda dei bambini perduti aleggia nell’aria angosciosamente…
Stonebridge prende il nome dall’antico “ponte di pietra” che la congiunge ai boschi che arrivano fino a Wichita Falls, alle colline e montagne circostanti. Zona di fitti boschi, fiumi, paludi e sentieri persi fra le montagne. Proprio nel folto Jake e Mike hanno costruito insieme la loro casetta su un albero. Jake e la sua banda di amici (rilevante in questo libro il valore portante dell’amicizia), fiancheggiati da Courtney, la prima della classe, sveglia, perspicace e coraggiosa, si renderanno conto che la loro ricerca fa affiorare contorni sinistri e paurosi, soprattutto dal momento in cui Jake, dopo aver avvicinato un vecchio nativo, verrà a conoscenza di una misteriosa leggenda: “quando i nativi impotenti a difendersi e sconfitti dalle tonanti armi degli europei, chiesero attraverso i loro sciamani aiuto agli arcani e terribili spiriti del male. Spiriti che scatenarono la loro furia sull’intero territorio, sterminando indiscriminatamente nativi e invasori. E, alla fine, visto che non c’era più uno sciamano in grado di frenare le pretese del crudele spirito della caverne, questi stabilì che i sopravvissuti alla sua furia distruttrice, per ringraziarlo di essere intervenuto in loro soccorso, ogni trent’anni avrebbero dovuto sacrificare a suo nome tre ragazzi sotto i tredici anni…” E se tutte le sparizioni fossero da attribuire a quel crudele spirito?
In un’atmosfera da incubo, con radio, telefoni, cellulari, computer che all’improvviso hanno smesso di funzionare e il nero del cielo, impegnato in un succedersi di temporali, mentre pioggia, vento e nubi sembrano voler anticipare uno spaventoso prodigio, tutto congiura a terrorizzare gli abitanti di Stonebridge. Jake e i suoi amici tuttavia, troppo preoccupati per aspettare che la polizia risolva il mistero, decidono di intraprendere delle ricerche per conto proprio.
In un coinvolgente mix di thriller e paranormale, disposti ad andare incontro all’ignoto pur di salvare un compagno in difficoltà, dovranno restare sempre uniti, guardarsi le spalle, pronti a a superare i confini della realtà, per affrontare una corsa contro il tempo e il sovrannaturale, in una grandiosa “battaglia” tra il Bene e il Male, per cercare di impedire a oscure forze malvagie di continuare a colpire la cittadina e i suoi abitanti.
Nato nel 1982 a Cagliari, Piergiorgio Pulixi fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Altre pubblicazioni: Lo stupore della notte (Rizzoli, 2018), L’isola delle anime (Rizzoli, 2019) e Per mia colpa (2021).
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