La Debicke e… L’ultima storia

John Grisham
L’ultima storia
Mondadori, 2020
Traduzione di Luca Fusari e Sara Prencipe

L’ultima storia prende avvio nel bel mezzo di un micidiale uragano estivo. Siamo in piena estate su Camino Island (nome di fantasia di un isola alla moda a sud della Florida, arricchita da splendide dimore vittoriane in cui realmente l’autore soggiorna durante la stagione estiva), dove la gente vive rilassata, si dedicano ad attività poco impegnative e partecipa a splendide cene irrorate da vini di qualità. In questo contesto molto tranquillo, dove non accadono crimini e non si ricorda la data dell’ultima rapina, Grisham inserisce la sua storia. L’isola è abituata ad affrontare tempeste e tutti gli abitanti sono preparati e, soprattutto, assicurati. Ordinaria amministrazione dunque? No invece, perché stavolta, dopo aver girato minacciosamente per giorni nella zona, tastando qua e là, sull’isola sta per abbattersi un vero e proprio inferno di nome Leo, spaventoso uragano “sfascia tutto” di livello 5 con venti a oltre duecento chilometri all’ora. Il governatore dello stato è corso ai ripari. Dopo aver allertato i soccorsi, ha ordinato agli abitanti l’immediata evacuazione dell’isola, collegata alla terraferma da una lunga passerella a doppia corsia. Passerella che per ore è stata intasata da interminabili file di auto e mezzi in fuga stracarichi di persone e cose. La maggior parte dei residenti e turisti infatti, a scanso di ogni rischio, ha mollato tutto per cercare un rifugio sulla costa, meno sottoposta alle conseguenze del cataclisma. La maggior parte ma non Bruce Cable, noto libraio, moderno mecenate e ricco collezionista di libri antichi, oltre che indefesso animatore della vita culturale dell’isola, che ha deciso di spostare al primo piano tutto il materiale del suo celeberrimo negozio e proteggere l’edificio con solide barriere. Insime a Nick Sutton suo collaboratore e brillante studente universitario, ha deciso di rimanere sul posto, rifugiandosi nella sua solida villa vittoriana. Villa che nei secoli ha già superato indenne altri distruttivi uragani. Secondo i puntuali bollettini trasmessi via radio, Leo infuria per ore e rispetta le regole, sfasciando ogni cosa o quasi. Abbatte pali della luce, alberi, taglia linee telefoniche, danneggia gravemente case, alberghi e negozi e fa diverse vittime. Tra queste Nelson Kerr, noto scrittore di thriller, ex avvocato, coetaneo e amico di Bruce, che da pochi anni ha comperato un bella casa dalle parti dell’Hotel Hilton e si è trasferito a vivere a Camino Bay. L’hanno trovato Bruce e Nick durante la ricognizione dopo la tempesta, morto e accasciato contro il muro di mattino sul retro della sua abitazione. Ucciso da diversi colpi alla testa. Il vento faceva volare rami dappertutto, dunque tutto farebbe pensare a un incidente, ma alcuni particolari non quadrano. Secondo Nick Sutton, mente fina e accanito giallista, le ferite di Nelson sembrano provocate da altro, e alcune macchioline scure in salotto farebbero pensare che l’ex avvocato scrittore sia stato ucciso là. Chi può averlo ucciso? E perché? La polizia locale, che d’abitudine si limita a perseguire ladruncoli e fermare le stramberie di qualche ubriaco, non è certo in grado di occuparsi di un omicidio, soprattutto in un momento di emergenza che vede tutti impegnati altrove. E dato che la temperatura esterna media è di 35°, bisogna far recuperare presto il corpo e portarlo in un obitorio sulla terraferma. Tutte ragione che spingeranno Bruce a impegnarsi di persona e a intraprendere una sua indagine. Nelson Kerr, che in passato aveva patteggiato con l’FBI rivelando segreti appresi durante la sua professione, nella sua “seconda vita” si era dedicato alla scrittura di romanzi di denuncia che avevano avuto molto successo. Quando è stato ucciso stava appunto finendo un nuovo misterioso thriller. E se la sua morte fosse in qualche modo collegabile a quanto contenuto in quell’ultimo romanzo, quell’ultima storia, ancora inedito?
Indagine lunga, molta pericolosa, che finirà per scoperchiare un pentolone infernale di menzogne, inganni, trabocchetti e tradimenti.
Il nome di John Grisham è legato ai legal thriller e, anche in questo caso, l’autore inserisce elementi legati a quel mondo, ma stavolta si serve soprattutto della finzione narrativa per affrontare problematiche tragiche e reali, seguendo anche un preciso tracciato di critica al sistema e a certi cliché sugli abitanti dei diversi Stati americani. Grisham ci regala una storia piena di colpi di scena, che si muove agilmente nell’ampia zona grigia tra legalità e illegalità. Un terreno fertile per spiegare come certe situazioni, a volte un po’ al limite del verosimile, possano trasformarsi in realtà. Romanzo ben costruito, imprevedibile, originale e da leggere,

John Grisham è autore di trentaquattro romanzi, un saggio, una raccolta di racconti e sette romanzi per ragazzi, tutti bestseller editi da Mondadori. Le sue opere sono tradotte in quarantaquattro lingue. Vive in Virginia e in Mississippi.

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